tu io lui
dentro io noi
essi io fuori
altri io loro
sostanza io facciata

Il rapporto tra il sè e il mondo intorno, fa parte della credibilità della persona. Se un individuo è preparato in qualche attività, deve poi spendere la medesima, proponendola agli altri in modo che risulti utile e comprensibile, altrimenti c' è rischio di non essere accettati perchè mal capiti o non utilizzabili in nessun progetto e in nessun contesto, per cui poi scatta la reazione di emarginazione o sopportazione che ledono la credibilità dell' individuo...

Nel ricostruire la propria credibilità personale e sociale, è fondamentale quindi avere competenze sicure e comunicabili oltre che aggiornate, ma ancor più importante è metterle in comune attraverso una serie di azioni e adattamenti coerenti ma non pedanti, quotidiani ma non assillanti, credibili ma non imposti, continui, ma non invadenti, modificabili, ma non incerti....

Tutto ciò, non a scapito dei propri desideri e delle proprie caratteristiche, ma sempre con un occhio all' importanza intrinseca che ha l' altro, vicino, sopra, sotto, davanti a sè...

In un periodo di crisi, capovolgimenti, difficoltà, progressi, incoerenze e sopraffazioni economiche o politiche, culturali o comportamentali, esagerate o distoniche, la presenza e la interazione di un individuo, non deve essere improntata alla fuga nel privato, ma al contrario nel mettersi in gioco, con un pizzico di sincerità, ma anche con una buona dose di disponibilità operosa in qualsiasi proposta di interazione sociale o istituzionale.

Qui io devo dire le mie personali difficoltà a perseguire questa via, ma daltronde non mi è possibile farne a meno, visto il tipo di professione che ho e le responsabilità che mi sono assunto nel mondo.

Mi auguro ovviamente di sostenere con buona credibilità le proposte che mi capiterà di condividere o condurre, ma nel mio intimo so che sta sempre in agguato il desiderio di supremazia non guadagnato o di fuga non consentita....

 La percezione di sapere bene come si è dentro, deve comunque essere affiancata alla comprensione delle ragioni degli altri e delle loro particolari esigenze, certo non abdicando alle proprie, ma tentando una sintonizzazione sempre verificabile e aggiustabile.

No, quindi ai solismi, alle lamentele, alle pretese, alle crociate contro qualcosa o qualcuno, ma spazio all' interazione operosa, alla sincerità guardinga, alla possibilità di farsi aiutare, alla docilità non succube, alla resa non rovinosa, al sacrificio gioioso, non rancoroso....

 queste note le scrivo conscio del pericolo che corro ogni giorno della mia vita, ma soprattutto che subiscono i miei cari, nella ricerca di una propria stabilità e soddisfazione personali, di cui hanno diritto e bisogno vitale...

spero che chi leggerà queste riflessioni e considerazioni esistenziali, saprà indulgere e ritenerle sincere e non strumentali, chiare e non incoerenti, utili e non superflue, modificabili e non inservibili, sostanziali e non solo di facciata....

grazie a coloro che hanno avuto la pazienza di arrivare alla fine di questo scritto, perchè, secondo me, queste righe al computer avevano lo scopo di selezionare gli interessati, dai superficiali, gli appassionati dai distratti, i sofferenti dai satolli, gli umili veri, dai supponenti presuntuosi, quindi mi permetto di dare una valutazione positiva ai miei simili che sono arrivati fin qui rispetto a coloro che si sono fermati e che nel punto dove lo hanno fatto leggano la parola in modo che sia quella la diagnosi del proprio momentaneo stato di coscienza.

grazie a tutti comunque e avanti verso l' ignoto con interesse e volontà di scoperta...

MarioCase ( amico di tutti )

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