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"non ci sono uomini perfetti, solo intenzioni perfette! "

Mi disse una volta un saggio...mentre mi arrovellavo nel giustificare il mio insuccesso, rispetto all' idea di me e di quello che dovevo fare, bella, ben fatta, con gratificazione e convinzione, tirandomela per quanto fossi eccezionale e adeguato al compito...invece...Quante volte la vita si è svolta e evoluta in un modo inaspettato e strano, rispetto alla cosa suggerita da un altro o pensata da me! Vero quindi la prevalenza del fatto sull' intenzione!

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sono indignatissimo! ! !

Nella mia vita ho sempre curato la opinione degli altri integrata con la mia, sono sempre stato curioso delle soluzioni e delle prese di posizione dei mezzi di comunicazione di massa, ho sempre anteposto le proposte degli altri e dei centri di potere e politici a quello che potevo pensare io e quindi sono sempre stato ritenuto individuo superfluo nelle decisioni, nelle organizzazioni, nelle iniziative, facendomi stimare solo per il mio modo cortese e accogliente, per la mia bontà comportamentale e per la attenzione nei confronti degli emarginati, sentendomi uno di loro...queste caratteristiche mi hanno condotto all' oggi, periodo funesto sia per come mi considero, sia per come sono giunto a considerare la società in cui vivo. E' chiaro che umore e consapevolezza sono legate all' età, alla salute fisica e mentale, alla percezione di impotenza e confusione rispetto al mio intorno vicino e a quello lontano, conosciuto solo per letture e come spettatore da divano....ma quando la mattina al bar, mentre leggo un giornale e bevo un cappuccino, assisto per caso ad un servizio di MTivu che parla delle case dei TEENS americani e ne intervista alcuni, sento salirmi una rabbia e una indignazione che devo qui scaricare, se no mi si alza ancor di più la pressione ... Un giovane e aitante "fratello nero" sta nel tavolino vicino al mio e anche lui legge il giornale e assiste al servizio televisivo e quando mi avvicino per farmi dare il giornale che adesso lui ha smesso di leggere, mi si alza brontolando e dicendo tra i denti: " ma a me che me ne importa di quelle cose là..." io penso che anche lui è rimasto scocciato e scioccato dalle cose che arrivano dalla televisione, sotto le specie di un satollo giovine bianco ebbro della sua casa, dei suoi genitori, dei suoi amici e delle cose che desiderandole  ottiene quasi subito, tipo una mercedes supersportiva identificata come sua e che lui ama particolarmente...La barista mi dice che il ragazzo nero è sempre così di mattina e che non c' entra quello che dice la tele, ma a me l' impressione resta, perchè anch' io sono scocciato di quel servizio di MTivu e delle proposte che fa: "eccole le case dei teenagers americani" SI', bastardi!!(adesso mi va di offendere) uno su un milione: andate a filmare e intervistare un teenager in un appartamento del BRONX o in una casupola al confine tra MEXICO e TEXAS o in una ROULOTTE di un Navajo ai bordi della riserva o...e facciamo il confronto!!! bastardi, drogati e spietati giornalisti di MUSIC TIVU America e tu OBAMA del cappero che fai: sorridi e mangi un hamburger o pensi che non fa niente questa cosa alla psiche dei tuoi giovani elettori?

QUINDI

ora che mi sono sfogato, sto un po' meglio e la pressione si attesta sui 140 - 90 che per me va bene!

prendi un foglietto e piegalo più volte secondo la tua maniera solita, poi riaprilo e segna con una penna le pieghe : ognuno di noi mi sa che le ottiene diverse, perchè ognuno di noi ha un modo diverso di agire, pensare e desiderare: oggi quelle qui sopra mi sono venute a me...

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i     PROCOL HARUM  a   Bergamo  GRATIS al Palazzo della Provincia il 24 luglio 2010

sono vivi e fanno musica e io se posso ci sarò!

procul harum  :   " lontano da ciò "

progressive : progressivo, progressista, in progresso, esperimentale, onirico, utopico, velleitario, autoreferenziale.........

a whiter shade of pale      homburg       a  salty dog

ecco che gli spunti ora possono diventare discorso: chi sono oggi io? Chi sono stato? Che relazione c'è fra i miei sogni-desideri e la realtà che vivo?

La mia è pazzia o nevrosi? Il mio pensare  è coerente o distonico? Le mie opere sono adeguate e aderenti ai miei discorsi? Il mio esempio è perseguibile o da perseguitare? Il mio futuro è da innestare al presente o da costruire oltre il confine di ciò che è stato ed è?

l o n t a n o    d a     c  i ò      ma quanto lontano e cos' è "ciò?"

Ora torno a svolgere il tema in modo convenzionale e mi sforzo di essere semplice, chiaro e comprensibile ai miei lettori!

Tutto iniziò quando passai dal succhiare latte al succhiare relazioni con gli altri intorno a me e l' ambiente della mia vita, attratto dagli esempi circostanti e dalle proposte degli educatori e delle atmosfere ambientali in cui ero immerso: no, non ci siamo, queste frasi, mi sa, le capisco solo io...

Tutto iniziò, dicevo, quando la mia mente, cominciò a registrare coscientemente e quindi a memorizzare, le esperienze:

ASILO: trasformare il gambo di una foglia di catalpa in pistola, ricavando un ingresso per il dito indice nel taglio separatore praticato nel gambo stesso come avevo visto fare da qualche altro compagnetto d' asilo, durante il tempo libero nel cortile... innamorarsi ( scegliere e mirare la Manuela, bella bambina dai capelli rossi circondata da ammirati altri bambini....ricevere dalla suora uno scappellotto durante la refezione perchè a detta sua avevo rovesciato un bicchiere con l' acqua davanti a me, cosa peraltro non vera o non coscientizzata (ingiustizia)....ricevere dalla zia che mi portava all' asilo la quasi quotidiana casetta di plastica gialla piena di cioccolato al latte, visibile all' interno dopo lo scoperchiamento del tetto rosso, da strafogarsi col cucchiaino di plastica...ammirare Lana Turner in figurina, appiccicata sopra il blocchetto rettangolare  di cioccolato nocciolato coperto di carta stagnola dorata...masticare avidamente il cremifrutto Althea di mele cotogne....però! Quanti ricordi mi restano ancora alla coscienza del magico periodo dell' asilo! a ben pensarci, rileggendo la descrizi0ne di questi flash, quasi tutti i ricordi sono alimentari a parte la astratta ma vivida sensazione di amore per l' altra e la percezione di avventura pericolosa fatta con l' uso delle armi...

segue ( quando ci ho voglia) ELEMENTARI, VACANZE AL MARE, ALTRI AMORI-PASSIONI, STUDI, INCONTRI, INTERAZIONI, SUCCESSI-DELUSIONI-DOLORI-PAURE-SCONTRI.....

adesso mi rilasso con la musica, mia droga culturale e consolatoria, mia fuga e esibizione, mia guida sensoriale-sensuale-emotiva-razionale-esoterica....

We skipped the light fandango
turned cartwheels 'cross the floor
I was feeling kind of seasick
but the crowd called out for more
The room was humming harder
as the ceiling flew away
When we called out for another drink
the waiter brought a tray

And so it was that later
as the miller told his tale
that her face at first just ghostly
turned a whiter shade of pale

She said, 'There is no reason
and the truth is plain to see.'
But I wandered through my playing cards
and would not let her be
one of sixteen vestal virgins
who were leaving for the coast
and although my eyes were open
they might have just as well be closed

And so it was that later
as the miller told his tale
that her face, at first just ghostly
turned a whiter shade of pale
Più Bianca Di Un Lenzuolo.*
 
Noi ignorammo il leggero Fandango
giravamo come grosse monete per tutto il pavimento
avevo una specie di mal di mare
ma la folla chiedeva di più
la stanza borbottava così forte
che il tetto stava per volare via
Quando chiedemmo un altro drink
il cameriere portò un vassoio

E fu così che più tardi
appena il Mugnaio raccontò la sua storia
che la sua faccia, all'inizio solo pallida
diventò più bianca di un lenzuolo.

Lei disse che non c'era ragione
e la verità è facile da vedere
Ma io vagai tra le mie carte da gioco
e non volevo lasciare che lei fosse
una delle sedici vestali vergini
che stavano partendo per la costa
e sebbene i miei occhi erano aperti
potevano benissimo anche essere chiusi

E fu così che più tardi,
appena il Mugnaio raccontò la sua storia,
che la sua faccia, all'inizio solo pallida,
diventò più bianca di un lenzuolo.

E così fu...

la rivoluzione parte dal cervello
non smettiamo mai di amare
I'm a lover (not a fighter).
..succederà..
 
 

Your multilingual business friend
has packed her bags and fled
Leaving only ash-filled ashtrays
and the lipsticked unmade bed
The mirror on reflection
has climbed back upon the wall
for the floor she found descended
and the ceiling was too tall
Your trouser cuffs are dirty
and your shoes are laced up wrong
you'd better take off your homburg
'cos your overcoat is too long
The town clock in the market square
stands waiting for the hour
when its hands they both turn backwards
and on meeting will devour
both themselves and also any fool
who dares to tell the time
And the sun and moon will shatter
and the signposts cease to sign

 

La tua amica d'affari multilingue
ha fatto le valigie ed e' scappata
Lasciando solo posaceneri pieni
e il letto sfatto sporco di rossetto
Lo specchio riflettendoci bene
si e' arrampicato di nuovo su sulla parete
perche' si e' accorto che il pavimento si era abbassato
ed il soffitto era troppo alto
I risvolti dei tuoi pantaloni sono sporchi
e le tue scarpe sono allacciate male
faresti meglio a toglierti il tuo cappello Homburg
perché il tuo soprabito é troppo lungo
L'orologio della citta' nella piazza del mercato
sta aspettando l'ora
quando le sue lancette girano entrambe al contrario
e quando si incroceranno diverranno
se stesse e anche ogni idiota
Che osa dire l'ora
e il sole e la luna andranno in frantumi
ed i cartelli stradali smetteranno di dare indicazioni


 

 

 

 

 

 

 

 

 

midi

"All hands on deck, we've run afloat!' I heard the captain cry
Explore the ship, replace the cook: let no one leave alive!'
Across the straits, around the Horn: how far can sailors fly?
A twisted path, our tortured course, and no one left alive

We sailed for parts unknown to man, where ships come home to die
No lofty peak, nor fortress bold, could match our captain's eye
Upon the seventh seasick day we made our port of call
A sand so white, and sea so blue, no mortal place at all

We fired the gun, and burnt the mast, and rowed from ship to shore
The captain cried, we sailors wept: our tears were tears of joy
Now many moons and many Junes have passed since we made land
A salty dog, this seaman's log: your witness my own hand "

Tutte le mani sul ponte, oramai siamo in mare" Ho sentito il capitano urlare
Esplorate la nave, rimpiazzate il cuoco: non lasciate che se ne vadano vivi
Attraverso gli stretti, attorno capo Horn: fin dove possono volare i marinai?
Un sentiero tortuoso, il nostro percorso torturato, e nessun uomo rimasto vivo

Veleggiammo attraverso luoghi sconosciuti all'uomo, dove le navi ritornano per morire
Nessun picco elevato, nessuna balda fortezza, poteva accompagnarsi all'occhio del nostro capitano
Al settimo giorno di mare in burrasca giungemmo al nostro porto di arrivo
La sabbia così bianca, il mare così blu, un luogo non mortale(non per i mortali)

Facemmo fuoco con il cannone, e bruciammo l'albero, e remammo sino alla spiaggia
Il capitano urlò, noi marinai piangemmo: le nostre erano lacrime di gioia
Da allora molte lune e molti mesi di Giugno son passati,
Un cane salmastro, il solcometro di quest'uomo di mare: il tuo testimone la mia mano

 

 

 

 

 

midi

pag.16

Devo decidere su quanto sono pazzo!

sdkfjGKROTIT,MHIJB NJMlfirjgfjgjaàpaegj  àaklàeroaèpgj<àj<àp  ogàae po+jaofl<màòdligùqoP+PFJFùLDVàDLù>KV>°CòLBlfjkporèpoqahnkrujggàaà

 

pag.17

Devo decidere a cosa dedicare il resto della mia vita!

ddddoooosssssoooee  eoootttyy  yyyyy aaaaaaèèèè   aoaoaoaoaoa rrrrrrr gggccc ss   dwdw  wpwo wvwvwvwvwv www lklklk kkkk kkkk kkkk

 

pag.18

Devo decidere ad estrarre da me il vero me stesso!

?????????????!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!""""""""""""(      )   [      ]     {    }

 

pag.19

Devo o voglio?

Qual era il vero se stesso di Syd Barrett? ( http://it.wikipedia.org/wiki/Syd_Barrett )

 

pag.20

in cerca di motivazione

Elettroencefalogramma  piatto, macchine di rianimazione a pieno ritmo e 24 ore su 24, disinfezione delle piaghe da decubito....è vita questa? Sì, è ancora vita, come lo è quella di una pianta in vaso, accudita, protetta, disinfettata, travasata....In questo momento nel mondo c' è chi vive così, come c'è chi, sano e indipendente, non ha però un quattrino da spendere, un affetto su cui contare, una professione, un lavoro, che gli portino benessere e visibilità sociale...Poi ci sono invece i furbi, i fortunati, i versatili, gli incoscienti, gli audaci, gli intelligenti, gli adatti, i tosti, i preparati, i bastardi , che condizionano l' intorno e anche il lontano da loro, determinando le scelte di migliaia di persone senza particolari qualità e opportunità. Io, ormai conscio dei miei innegabili limiti e delle mie pur innegabili qualità e ambizioni, cerco ogni giorno angosciosamente un perchè che giustifichi il mio vivere: Affetti? Responsabilità, Desideri? Vizi? Esplicazioni sociali? Fortune? Poteri? Cosa ho detto? "Giustifichi il mio vivere?" Non c' è niente da giustificare, se ci pensiamo bene, c' è da scegliere, mentre si è immersi nella società del conviene, del si fa così, dell' acquista quello che ti serve, del appari e sarai riconosciuto...C' è da scegliere questo sì, questo no, questo forse, questo mai, questo tra un po'... Mentre cammino per strada, incrocio di tutto e lo raffronto a me e  a quello che mi sento di essere oggi  e mi rispondo: " ok, sciegliamo momento per momento nell' attesa di momenti in cui le scelte diventano obbligate, non facoltative... Certo è dura avere coscienza delle proprie incapacità, approssimazioni, balle, chiacchiere rispetto all' opposto, cioè le capacità riconosciute, le esattezze funzionali, le dissertazioni motivate, le proposizioni operative che costruiscono fiducia e stima nel soggetto...a me resta invece l' applicarmi senza aspettarmi risultati tangibili...o no? Fatto l' impianto passiamo all' esempio: Ho studiato e studio quindi applico e faccio applicare, ma le persone coinvolte sapranno accettare gli ordini: sì, se ne sono convinte, no, se nella loro esperienza altre soluzioni appaiono migliori... sono fisicamente forte e reattivo, quindi posso combattere e gareggiare prevalendo su chi è un po' meno dotato di me: sì, nei limiti di regole rispettate, no, se l' altro gioca "sporco"... desidero quindi voglio, in genere cose o persone da usare a mio piacimento: sì, se trovi chi si fa usare e se ti appropri senza vergogna dell' altrui proprietà, no, se non hai coraggio e ti fai frenare da scrupoli ed etiche comportamentali... Riassumendo: sfera delle competenze, sfera delle fisicità, sfera delle emozioni...cosa resta fuori da ciò? La sfera dell' insondabile, che però è anche indefinibile, solo intuibile...Mi fermo e concludo: " tutte le vite sono necessarie se accettate, tutte le esperienze sono alla portata, ma non devono distruggere senza proporre ricostruzione, tutti i desideri devono essere sintonizzati con quelli degli altri: è chiaro che la sintesi non è nè definitiva, ne immutabile: per noi cristiani ci ha provato BiBBia e VanGelo: Riconosci che vieni da DIO - Non dubitare mai della sua legge - Pregalo con tutta la potenza del tuo essere - Riconosci che chi è venuto prima di te ha in sè un valore da onorare - non fermare la vita - non sporcare o confondere sentimenti con le pulsioni - non appropiarti di ciò che è indispensabile ad un altro - non mentire per causare confusione e danno - non ti intromettere nel diritto di un altro...Non Non Non Non, quante proibizioni, vanno compensate con indicazioni positive e propositive...AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO, RICONOSCENDO CHE QUESTA E' L' UNICA VOLONTA' DEL DIO CHE TI HA CREATO...non studiare da DIO, ma capisci l' essenza dell ' uomo, per diventare simile a DIO, mai uguale! Accetta ciò di cui sei fatto con spirito umile, non rassegnato, sottomesso e falso, ma convinto e continuo... Ho scritto tutto ciò i n un periodo di consapevolezza triste e frustrante, per ripartire verso un futuro deciso e sincero...Dedico questa pagina alla zia Maria...

In questo istante esatto contemporaneamente nel mondo avvengono miriadi di fatti i più diversi fra loro e tutti giustificati da un fatto precedente che ne favorisce la realizzazione: si ama, si uccide, si stramangia, si digiuna volutamente o per forza, si discute, si dorme, ci si insulta, si spaventa, si corre, si nuota, si vola, si osserva ecc. si contempla. si medita, si ascolta, si muore sereni, agitati, sorpresi, rabbiosi, scontenti, annoiati, distrutti, disperati, gioiosi...si prega, ci si raccomanda, si studia, si scopre, si realizza, si costruisce, si produce, si recita, si sogna...c'è forse un denominatore comune a tutto ciò? Pensa, che ti pensa, che ti pensa, quello che resta elemento di unificazione è proprio l' atto del pensare: la coscienza di ciò che ti accade e poi il nulla: il nulla nel sonno profondo, nella cessazione delle funzioni vitali, nello stordimento della mancanza d' ossigeno, nella quiete delle mente a elettricità assente...e allora cos'è che giustifica l' avvenire dei fatti, come cosa irrinunciabile e duratura nel riprodursi abitudinario finchè si può? Il pensiero, che poi si fa discorso, poi lettura, poi scrittura, poi rilettura, nuovo pensiero, comunicazione, svago, racconto, esperienza, memorizzazione, storia e infine tradizione...

pag.21

E' il giorno dei  PROCOL HARUM...io sono reduce da una cerimonia funebre in chiesa: si è dato il saluto ad un dottore cinquantaquattrenne che se n' è andato dopo quattro anni di malattia grave...Ho ascoltato belle musiche, ho meditato i testi e le parole del parroco, ho sbirciato visi e figure umane, ho apprezzato gli odori e le luci, ho guardato il cielo terso e azzurro sopra di me, ho di nuovo scelto la vita sui mali pensieri e sulla morte, sulle insoddisfazioni e sugli abbandoni in nome del bello di vivere, delle speranze che conservano i giovani, che attraverso loro coltivano i genitori, che fanno la ragione principale dei vecchi per rimanere ancora un po' qui sulla terra, questa terra di esaltazione dei sensi e di lacerazioni abissali, di serena e pacata soddisfazione e di disperante solitudine e cupa degenerazione... Ho sessantaquattro anni e vengo a cantare a Bergamo l' ennesima versione della mia più bella canzone pensa Gary Broker, ora dovrò pensare a vivere senza la guida di mio padre, pensa Anna, io devo parlare efficacemente e sinteticamente di un vivente che è stato e convincere della fede in Dio Creatore e Gesù Salvatore nonostante il dolore e i perchè irrisolti si propone il parroco, io devo scegliere come proseguire la mia esistenza e cosa approfondire credibilmente e proporre agli altri professionalmente...e così via per ognuno sotto il sole, nella pioggia, in auto, al ballo, nei desideri e nelle scelte, nelle insistenze e nelle rese... Per il momento però solo PROCOL HARUM (lontani da ciò)!

adagio di ALBINONI - Mosè di E. MORRICONE - io non sono degno di CLAUDIO CHIEFFO - se tu m' acccogli - tra le mani non ho niente - io credo RISORGERO' - SIGNORE DELLE CIME - QUANDO BUSSERO' di Marcello Giombini - Tu sei la mia vita - Alleluia - Santo - Mistero della fede

ascoltiamoli questi pezzi e apprezziamo gli sviluppi armonico-melodici descrittivi dei significati e degli aneliti...

ALBINONI    MOSE'   IO NON SONO DEGNO   SE TU M'ACCOGLI    TRA LE MANI   IO CREDO RISORGERO'    SIGNORE DELLE CIME    QUANDO BUSSERO'   TU SEI LA MIA VITA    ALLELUIA    SANTO    MISTERO DELLA FEDE

San Filippo Neri dammi una mano se puoi!

consegnami una lampada per vedere chiaro dentro e intorno a me

vanità di  vanità

IO, SALVATORE, RICCARDO, ERNESTO e chi vorrà essere insieme a noi, cantiamo e suoniamo le lodi della vita...

(repertorio vario)

 

pag.22

e adesso B A S T A: invoco la semplicità

questa è la pagina della semplicità

semplice alzarsi dal letto

semplice lavarsi, vestirsi fare colazione pulire le stoviglie salutare i bambini accompagnarli a scuola andare al lavoro

semplice salutare collaborare ordinare scambiare favori e competenze aggiornarsi pretendere proteggere e proteggersi astenersi chiedere

semplice la pausa pranzo

semplice telefonare

semplice tornare a casa

semplice leggere scrivere fare i conti pagare quella tassa rispondere al telefono pulire casa incontrare l' amico o il parente aiutare o farsi aiutare

semplice guardare la tele andare  al cinema o a teatro

semplice ballare ascoltare musica bersi una birra insieme

semplice farsi visitare dal medico

pregare

semplice spegnere la luce e andare a letto

semplice il giorno dopo

semplice

semplice

poi semplice affrontare gli inevitabili imprevisti, le sorprese, il buono, il bello, il triste, l' allegro, il male, il santo o sacro, il buio, la luce....

S E M P L I C E

 

 

pag.23

in attesa di ispirazione, vivo la vita quotidiana dando il meglio momentaneo di me.

 

pag24

Mario è molto demotivato, ma Vittorino Andreoli viene in mio soccorso e mi incoraggia: " nella debolezza c' è forza, nella ingenuità sincera c'è soluzione, nell' apprezzamento amoroso e consapevole c'è iniziativa, nella proposta autentica e poco riflettuta c'è la gara a far bene, nella sconfitta, nella indifferenza, nella malattia, nella disgrazia, nella fine, c'è la sfida a fare il meglio per lasciare il meglio ad altri per sempre..." Andreoli pensa come tiene i suoi capelli , Andreoli mi può capire e spronare, mi può accompagnare, anzi glielo chiedo da qui: incoraggiami a ritornare così:

e grazie, grazie per essere arrivato fino ad oggi!