diventa bottiglia, se la metti in una teiera diventa teiera, l’acqua può fluire... rompere! Sii come l’acqua amico mio.      (Bruce Lee)

Nel 1968, Lee decise di esprimere la sua filosofia, i suoi concetti con un nome: Jeet Kune Do, in cantonese letteralmente tradotto (la via per intercettare il pugno).

Per colpirmi, devi prima avanzare verso di me. Il tuo attacco mi offre l'opportunità di intercettarti.

(Bruce Lee)

Secondo la filosofia del Jeet Kune Do, il combattimento può usare tutti gli stili ma non deve essere condizionato da nessuno di questi, per Bruce Lee, non è l’uomo a doversi adattare all’arte ma viceversa.

Usare nessuna via come via, Avere nessun limite come limite.

(Bruce Lee)

Per Bruce Lee, l’arte marziale, altro non è che la scienza che studia il combattimento e dovrebbe insegnare a tirare un pugno nel modo più semplice ed efficace possibile, invece spesso si perde in coreografie o abbellimenti stilistici superflui.

Bisogna conoscere le forme, ma non diventarne schiavi, apprendere solo ciò che per noi risulta utile e facilmente applicabile.

..Ogni giorno qualcosa di meno, non qualcosa di più. Liberati di ciò che non è essenziale.

(Bruce Lee)

Gli studi di Lee, erano in continua evoluzione secondo la filosofia del Jeet Kune Do e la sua prematura morte fece si che a proseguire le sue orme fossero i suoi migliori allievi ed in particolare Dan Inosanto, uno dei pochissimi cui avesse dato il permesso di insegnare.

Il Maestro Inosanto è stato l'unico in assoluto ad esser stato certificato da Lee, ricevendo il diploma in "Jeet Kune Do" (ovvero la libertà concettuale di cui tanto si parla e tanto poco si è capito), "Jun Fan Gung Fu" (la tecnica vera e propria di Bruce Lee) e "Tao of Gung Fu" (Filosofia del Gung Fu). Gli unici altri ad aver ricevuto una certificazione da Bruce sono il defunto James Lee e Taky Kimura, entrambi in Jun Fan Gung Fu.

Nella scuola di Dan Inosanto, a differenza di quanto molti pensano, non c’è un corso di JKD, ma il corso di Jun Fan Gung Fu, che l’allievo può studiare liberamente e parallelamente ad altri metodi di combattimento.

Molta è la confusione che gira intorno al nome Jeet Kune Do, molti sono coloro che hanno male interpretato o che per comodo hanno voluto male interpretare la filosofia di Bruce Lee, pubblicizzando le proprie scuole che nulla hanno in comune con l’arte del piccolo drago.

Jeet Kune Do, è soltanto un nome, è la personale interpretazione delle arti marziali.

Si tratta di concetti e principi che puoi affiancare o trovare in qualsiasi sistema di combattimento, ma non è un sistema di combattimento, può usare qualsiasi arte o stile, senza però farsi condizionare da nessuno di questi.

Molti pensano che basti creare un mix dei vari metodi di combattimento per ottenere il JKD ed insegnarlo, creando una falsa scorciatoia che parte dai rami anzichè dalle radici, l’ennesimo sistema che verrà poi chiamato con il nome di un qualcosa che in realtà non può essere insegnato inquanto personale, cioè “Jeet Kune Do”.

Oggi, anche studiare con personaggi di fama internazionale o con scuole riconosciute da questi può non essere una garanzia.

Per riuscire a far chiarezza, è di fondamentale importanza ricordare che l’unica via tecnicamente percorribile tracciata da Bruce Lee è il Jun Fan Gung Fu, che non è il JKD, ma ne è la base, le radici.

Un istruttore può solamente insegnare l’arte del Jun Fan Gung Fu, attraverso il quale condurrà ed assisterà l’allievo nel trovare la propria strada verso la personale interpretazione, verso il Jeet Kune Do.

IL SIMBOLO DEL JEET KUNE DO

  

Il simbolo del Jeet Kune Do rappresenta Yin e Yang, le due parti  opposte che si compensano  a vicenda.

Yin rappresenta l’oscurità, la negatività, la durezza, mentre Yang rappresenta la luce, la positività, la morbidezza etc..

I piccoli cerchi di colore opposto nelle due parti stanno quindi a sottolineare l’equilibrio tra le due forze interdipendenti, Yin e Yang sono presenti l’uno nell’altro, l'uno non può esistere senza l'altro come il giorno non può esistere senza la notte.

Le frecce intorno al cerchio rappresentano l’energia dinamica, mentre la scritta a caratteri cinesi significa

”usare nessuna via come via, avere nessun limite come limite”.

Questo simbolo racchiude l’essenza filosofica del Jeet Kune Do.

Il Jeet Kune Do ha come fine il raggiungimento della totale apertura mentale, la liberazione da qualsiasi schema fisso in combattimento e l’ autoscoperta di se stessi attraverso un processo di semplificazione.

In questo consiste il Jeet Kune Do e questa era l’idea che Sijo Bruce voleva trasmettere ai suoi allievi attraverso i suoi insegnamenti pratici.

E’ necessario essere come l’acqua. Se metti l’acqua in una tazza essa diventa tazza, se la metti in una bottiglia,  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

da:

http://www.imacademy.it/diventa_bottiglia.htm

 

BACK

esci dal frame