Suicidio?

m a i!

malattia incurabile

 

perdita persona indispensabile

 

carenze o insoddisfazioni affettive

 

mancanza o fallimento del lavoro

 

tradimento di una causa

 

depressione intollerabile

 

irreversibilità di una aspettativa

 
autopunizione  
sacrificio a favore di altri o di un'idea  
esibizionismo  
sfida  
molte concause opprimenti e irrisolte  
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siamo venuti al mondo, questo mondo, senza averlo chiesto, ma per scelta o volontà o caso, attuato da altri.........

la libertà di decidere per se stesso si antepone al dovere di sopravvivere....

le cose belle non compensano quelle brutte...

uccidere sè e come uccidere un altro....

non si può tollerare la perdita irrecuperabile di cosa o persona o progetto indispensabile per conservare ragione, equilibrio e sentimento.....

semplicemente stufo marcio dei dolori e delle delusioni...

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                                                      possibili piste di risposta     

il ringraziamento a chi ci ha generato deve scaturire dall' ammirazione per essi, ma se essi non ne sono degni allora deve scaturire dalla sostituzione con altri più ammirevoli o con la voglia di dimostrare la validità del dono della vita....

la libertà non è solo fare di noi quello che ci pare, ma è anche l' attesa di manifestazione dell' inaspettato...

un minuto di dolore può essere più stimolante di 20 giorni di piacere continuo.....

fare violenza a sè perchè non ci si ama più e chiudere la porta al futuro che può riservare inaspettate sorprese sul proprio intrinseco valore....

anche vivere da squilibrato è un' esperienza che forma e insegna......

rincorrere i piaceri soltanto non è cosa da essere umano, che notoriamente trae forza e vita dall' avversità e dall' adattamento.....

       non convince tutto ciò?      

allora viviamo rimandando il progetto indefinitamente senza abbandonarlo...

permettendoci, magari incontri, attività o inerzie, che ci distolgano dalla sofferenza sorda e occludente

dando spazio invece alla curiosità, al confronto con chi è nel tuo stato o nello stato opposto di fame di vita

sempre in attesa delle sorprese

e quando ne saremo fuori: perchè ne saremo fuori

potremo allora

scrivere e fissare nella coscienza

le risposte alla domanda: "perchè vivere fino all' ultimo?"

  se mi fosse sfuggito qualcosa  

me lo fate sapere?

  mariocase.mc@libero.it 

 

  

dedicato ad un mio conoscente che non ce l' ha fatta e ora non c' è più, ma almeno in questa pagina sopravviverà!

  

 IL GIOIELLO DEL PIENO RISVEGLIO

Un uomo si ubriacò e cadde in un sonno profondo.Un amico rimase presso di lui finchè potè, poi, dovendosene andare, ma temendo che l' uomo addormentato potesse trovarsi nel bisogno, gli nascose un gioiello nel bavero dell' abito. Risvegliatosi, l'uomo ignaro del gesto generoso dell' amico, condusse una vita errabonda, vivendo nella fame e nell' indigenza, finchè un bel giorno, anni dopo, i due non s'incontrarono di nuovo. Quando l' amico gli disse del gioiello, l' uomo lo trovò cucito nel proprio abito e non riusciva a credere che una tale fortuna fosse sempre stata lì, a portata di mano per tutti quegli anni, mentre lui aveva condotto un' esistenza miserabile. Come il protagonista di questa storia, gli uomini e le donne di questo mondo vagano tra le sofferenze della nascita e della morte, ignari che tra le pieghe più profonde del loro essere è nascosto il gioiello del pieno risveglio.

 (da New Entry - il giornale della gente)

 - quindicinale n° 12 - 16 giugno 2009 -

 

Maestro, come faccio per diventare saggio?

- Fai delle buone scelte

- Ma come riuscire a fare buone scelte?

- Con l' esperienza - dice il maestro

- E come conseguire esperienza, maestro?

- Con delle cattive scelte.

 

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