6a stagione (2013)       

L' Epifanìa si è portata via tutte le feste di fine anno, cari Naviganti, ma non la voglia di proporvi della buona musica, qui al BoPo. Anche questa settimana abbiamo in carnet quattro concerti. Si comincia, e bene,

 

Mercoledì 9 Gennaio con un gran bel concerto, un concerto jazz con il

MARTHA J TRIO

che vedrà esibirsi sul palco MARTHA J alla voce, FRANCESCO CHEBAT alle tastiere e STEFANO BERTOLI alla batteria.

Martha ha una sensibilità straordinaria, in grado di controllare in modo perfetto la voce su tutti i registri, donandoci emozioni a profusione. E' una delle vocalist più dotate e raffinate della nostra scena jazz/folk/fusion. 

Francesco Chebat è pianista, compositore e arrangiatore, ha suonato con molti importanti musicisti come Dave Weckl, Tino Tracanna, Gianluigi Trovesi, Maurizio Giammarco, Giovanni Falzone, Riccardo Fioravanti, Maxx Furian, JW Orchestra.

Stefano Bertoli vanta numerose collaborazioni, interagendo anche nell’ambito della danza, della poesia  e del teatro. Si è infatti esibito al fianco della ballerina americana Terry Weckl, dello scrittore e giornalista Vittorio Franchini ed ha scritto ed interpretato le musiche dello spettacolo “Iliade Ripresa” di “Assondelli  & Stecchettoni”. Dal 1989 si dedica all’attività didattica.

 

Venerdì 11 Gennaio alle 21,30 ancora jazz con la 

JAZZ WORKERS SOCIETY

la Società dei Lavoratori del Jazz. Loro sono Bruno Mazzola alle tastiere, Lucio Mariani al basso, Giambattista Gotti alle percussioni e Mauro Bolognesi alla chitarra.

Ci stupiranno con le loro improvvisazioni! Da bravi lavoratori ed elaboratori del jazz.

 

Sabato 12 Gennaio alle 21,30 vi proponiamo un gruppo di Milano. Saranno con noi i

LEAVES & STONE

Leaves and Stone nasce da un'idea e da una necessità: l'idea che la voce e la musica abbiano una forza, quella di saper veicolare le emozioni tra le persone che abbiano la voglia e la forza di Ascoltare; la necessità di esprimere queste stesse emozioni.
Un sound intimista, dal sapore molto intenso ed internazionale.
Piano, archi, intarsi di elettronica e l'intima e passionale voce di
Giacomo Manfredi rendono Leaves and Stone una grande, anche se non ancora rivelata al mainstrem, realtà della musica dei nostri giorni. Leaves & Stone è un progetto musicale che già dal suo nome descrive bene ciò che vortica nella testa del suo creatore il quale è riuscito a descrivere, con la sua musica, quei paesaggi sbiaditi da una sottile nebbiolina, guardati attraverso un finestrino rigato dalla pioggia. Un miscuglio di ricordi e speranze, passato e presente, tradizione classica e modernità pop, con Olafur Arnalds e Damien Rice. Pianoforte e voce, archi e chitarre elettriche si intrecciano per creare l'atmosfera.

 

Domenica 13 Gennaio, alle 18,30  ancora jazz, con

ELECTRIC MAQAMAT QUARTET

Electric Maqamat crea e re-immagina una musica che prende vita dallo spirito di alcuni Maqam arabi, filtrati attraverso un processo creativo fra l'improvvisazione e l'esperienza della scrittura occidentale.  Con Roger Rota, sax synth, Marco Remondini, cello sax live-electronics, Valerio Baggio,keyboard, Stefano Bertoli, drums.
E scusate se è poco. Quattro fra i migliori jazzisti bergamaschi, che vantano collaborazioni con il gotha del jazz europeo, e non solo, riuniti per una session dai toni elettrici. 

Un concerto imperdibile.

 

E dagli coi sogni, direte voi, ma leggete questo passo:"Anche se i nostri sogni non sono stati all'altezza, o noi non siamo stati all'altezza dei nostri sogni, quello che conta è che abbiamo provato a farli. Ci si può stufare dell'oggetto sognato, ma non ci si può stufare dell'attività di sognare". Tratto da un'intervista ad  Alessandro Portelli. 

 

Su la testa, cari Naviganti ...  Buona Vita a tutti

Andiamo avanti cari Naviganti, con la programmazione. Questa settimana appuntamento 

 

 

Mercoledì 16 Gennaio alle 21,30 con il Collettivo R.E.S. e la serata

SPECIALE CONDUCTION

con Massimiliano Milesi: sax tenore e direzione - Gabriele Mitelli: tromba, flicorno - Paolo Lo Polito: sax alto - Eloisa Manera: Violino - Davide Panza: chitarra - Marco Rottoli: contrabbasso e Filippo Sala: percussioni – Dudu Kouate alle percussioni
”il fantastico in musica”.

 

Venerdì 18 Gennaio alle 21,30 una serata, diremmo, quasi canonica

MINNIE & THE PUSHER

Cab Colloway suggerì a Jack ed Elwood blues, dopo che erano stati a trovare “la Pinguina”, ed erano piuttosto abbacchiati, “Non vi farebbe male un po' di catechismo. Andate giù a Triple Rock, e cercate del reverendo Cleophus. Ascoltate le sue prediche e mi ringrazierete.”

Noi non siamo a  questo: non abbiamo un James Brown da proporvi, ma qualcosa di simile si: non a caso “loro” hanno scelto questo nome per il loro gruppo. Loro sono 

Martina Gelpi – flauto; Debora Magri – flauto; Stefano Magri - sax contralto/clarinetto; Alberico Albrici - sax tenore, direttore del  complesso; Michele Albrici - sax tenore;

Giovanni Albrici - sax baritono, Marco Magri – tromba; Davide Albrici – trombone; Giampiero Magri – corno; Marco Sorrentino – batteria;

Letizia Capitanio - voce/tastiera.

Venite a dottrina di blues, Cari Naviganti. E poi è il COMPLEANNO DI CHICCA: Venite a farle gli auguri

Sabato 19 Gennaio alle 21,30  un gradito ritorno con i

FEDE JAZZ KANGAROOS

Con Federico “Molotov” Duende alla batteria, Tomaso Lando alla chitarra, Marco Rottoli al contrabbasso e Dudu Kouate alle percussioni. E via, che si improvvisa! 

  

Domenica 20 Gennaio alle 18,30 un altro appuntamento con le “chiacchierate musicali”. Oggi si parla di

JONI MITCHELL

Alle 18,30 - Marco Grompi, autore del libro “Joni Mitchell – L’Opera Completa: Testi e Poesie” racconta vita, musica e poesia della grande cantautrice canadese, con l’ausilio di filmati inediti.

Ore 20 – Concerto tributo alle canzoni di Joni Mitchell con la partecipazione di La Cerimonia del Tè, Federica Pini, Sunny Boy Bart & Friends.

Anna Maria Di Lena (voce), Gianmarco Astori (chitarra), Federica Pini (voce, chitarra, ukulele), Enrico Iorio (voce, chitarra), Piero Pasini (basso), Simone Prandin (percussioni).

 

Nel 2013 Joni Mitchell compirà settant’anni, di cui almeno quaranta dedicati a costruire un percorso musicale e poetico assolutamente unico e inarrivabile. Dalla folksinger con chitarra, divenuta presto icona della generazione hippie dei ’60, alla cantautrice intimista dei primi ’70, dalla raffinatissima chanteuse jazz dei tardi ’70 alle coraggiose sperimentazioni elettroniche degli ’80, dalla piena maturità espressiva dei ’90 fino al definitivo ritiro dalle scene di fine millennio, questa “Signora dei Canyon” ha lasciato un segno talmente profondo da influenzare, con la sua strabiliante eredità artistica, qualunque cantautrice abbia deciso di affacciarsi sulle scene negli ultimi quarant’anni.

 

E per la rubrica "ANTICIPAZIONI" vi segnaliamo

Lunedì 21 Gennaio alle 20,30 il XXVII appuntamento con il Torneo di BRISCOLA CHIAMATA. Il primo dell’anno. Che fate: non venite?

  

"Se non puoi convincerli, confondili" diceva Confucio. Sbaglio o fra poco ci saranno nuove elezioni politiche? Ma che coincidenza con questa massima!

 

Su la testa, cari Naviganti ...  Buona Vita a tutti...

Ancora grazie a Marco Grompi per la splendida “chiacchierata musicale” su Joni Mitchell. Splendida serata: narrazione interessante e musicisti all’altezza. Grande Marco. Il prossimo appuntamento sarà per domenica 17 febbraio, con una serata monografica su Jimi Hendrix. Vi ricorderete, cari Naviganti?

Ma adesso devo comunicarvi il programma di questa settimana, che prevede appuntamenti veramente interessanti. Cominciamo

 

 

Mercoledì 23 Gennaio con un appuntamento veramente speciale. Classica? E perché no, se a suonare sono i

FIATI INSOLITI

Claudio Rinaldi al trombone, Roger Rota al sax soprano, Joe la Viola al sax soprano, Robi Bergamelli al clarone e clarino ci propongono una serata affascinante. Quattro professori d’orchestra si sono riuniti per proporci una scaletta che va da Galilei (padre, il musicista, padre di Galileo) fino a Mozart.

Era prassi comune del periodo barocco scrivere musica polifonica a quattro o più voci, da eseguire “con ogni sorta di istrumento”. L'importante non erano i timbri dei vari strumenti ma l'idea musicale del compositore, che si racconta attraverso l'intreccio delle voci che si alternano, si incrociano e si inseguono senza soste. Questa è anche l'idea fondante di questo quartetto, moderno e allo stesso tempo fedele alla tradizione."
La scaletta del concerto prevede: 2 “ricercare” di Galilei padre - 1 “ricercare” di G. Gabrieli - 3 “corali di J S Bach - 1 “sarabanda” di Haendel – “Aria sulla quarta corda” di J S Bach - 3 brevi danze francesi di Anonimo – “Alceste” di Gluck – “Ave Verum” di Mozart – “¿Barroco?” Di C. L. Rinaldi
Buon divertimento.

 

Venerdì 25 Gennaio alle 21,30 un concerto molto, molto divertente. Ritornano da noi i

TRE METRI SOTTO IL KILT

per proporci il loro ultimo lavoro LE MILLE E UNA BOTTE”. Con DAVIDE “John lo scudiero” alla chitarra e voce, MARCO “Il vicino, il guitto” alla cornamusa, bombarda, flauti e coro, MATTEO “Il Duca di Illerom” al flauto traverso, altri fiati, cori e versi, LUCA “lo stregone” alle tastiere e cori, PAOLO “da decidersi” al basso. Ci proporranno musica Folk rock-padano-irlandese, musica classica japponese, terapeutica e di facile assunzione. Venite a sentire e vedere: non ve ne pentirete.

 

 

Sabato 26 Gennaio alle 21,30 vi proponiamo un gruppo speciale. Saranno con noi i

KOINÉ

I KOINÉ  sono Stefano Sardi (voce, chitarra e piano) - Gabriele Guerzoni (chitarra) - Massimiliano Lambertini (basso) - Alessandro Biavati (Batteria)..

Questa sera presentano il loro ultimo disco “IL RUMORE DEI SASSI”, lavoro che ha ricevuto entusiastiche recensioni sulle riviste specializzate.

Definiti dalla critica, “la nuova rivelazione rock italiana” - “il rock italiano nelle mani dei Koiné avrà un futuro sicuro”- “un rock alternativo fresco e dinamico”, i KOINE’ sono una Band pop-rock dal sound fresco ed accattivante, con ritornelli orecchiabili, strutture e sonorità mai scontate, che li caratterizzano fortemente rendendoli suon-riconoscibili

 

 

Domenica 27 Gennaio, alle 18,30  ritorno al BLUES con

MAURO FERRARESE & ALESSANDRA CECALA

MAURO FERRARESE nasce musicalmente e come artista di strada durante un periodo trascorso a New Orleans; per le strade della città sul Mississippi "sente" il blues e la musica popolare afro-americana con grande trasporto, fino a farla propria. Il suo repertorio segue le impronte dei grandi padri del blues rurale, nato tra gli anni '20 e '40: Delta e Texas blues, Ragtime, Spirituals.

Partecipa dal '96 ad oggi al Festival Blues di Macallè, al Vercelli Blues Festival, al Green Hill Blues Festival, al Tiferno Blues Festival, al Delta Blues Rovigo, al Trasimeno Blues

Festival e al Rootsway di Parma, girando contemporaneamente con la sua musica soprattutto nei locali della zona lariana e del sud tirolo, dove attualmente risiede.

E' un musicista "on the road" in senso stretto, come lui stesso sottolinea: "La strada è il miglior palcoscenico per un musicista."

Con lui troviamo ALESSANDRA CECALA, già contrabbassista di Veronica Sbergia, che ha una voce blues  veramente eccezionale.

E poi, vedremo. Potrebbe anche succedere che si unisca ai due prodi un manipolo di bluesman. Inch’Allah.

 

 

“È veramente bello battersi con persuasione, abbracciare la vita e vivere con passione. Perdere con classe e vincere osando nella correttezza, perché il mondo appartiene a chi osa! La vita è troppo bella per essere insignificante”. Charlie Chaplin

 

 

Su la testa, cari Naviganti ...  Buona Vita a tutti

e questa settimana cosa ci inventiamo cari Naviganti? Vediamo un po’. Potremmo proporvi un giovane gruppo jazz, un po’ di blues, un ritorno alle origini e una migrazione.

Vediamo però di essere più precisi: dunque

 

Mercoledì 30 Gennaio il giovane gruppo jazz è il

CLOSE JAZZ TRIO

con Chiara Buffetti alla voce (e che voce), Peppe d’Avino  al piano, Alessandro Vaccaro al basso e Matteo Milesi alla batteria. Un quartetto di giovani promesse del jazz orobico: ancora studenti ma già in grado di sostenere l’esame del pubblico.

 

 

Venerdì 1 Febbraio alle 21,30 continuiamo con il blues con il gruppo 

EMMANUEL BLUE

che vede, all’interno del gruppo, alcune nostre “vecchie” conoscenze: Filippo Sala alla batteria, Alberto Zanini alla chitarra, Dario Casati al basso, Massimiliano Milesi al sax e Emmanuel Blue alla voce. Un viaggio nel mondo e dodici battute, fra brani originali e rivisitazioni che ci riportano alle origini, ai tempi di Robert Johnson, Blind Lemon Jefferson et similia.

 

 

Sabato 2 Febbraio alle 21,30 ritornano i

DEAD DOGS

Una band composta da musicisti che sono in grado di divertirci, veramente, riproponendoci i brani che, quarant‘anni fa, ci facevano ballare e sognare: la morosa a braccetto, un’arietta che

non potevi non fischiettare (foss’anche solo per far colpo su di lei) e via!

Ci saranno Chicco Mecca alla chitarra, Vito Panza voce e tastiere, Umberto Gualteroni voce e chitarra, Claudio Meo al basso, Francesca Blumer voce,

Eric Venitucci, tastiere e Robi Marchesi alla batteria.

Ci sarà da divertirsi! Dedicato agli “over 50” ma non solo. La Buona Musica è per sempre e per tutti!

 

 

Domenica 3 Febbraio, alle 18,30  un gruppo che viene da Milano, i

KAFKA ON THE SHORE

La storia dei Kafka On The Shore nasce quando Vincenzo Parisi decide di mettere il proprio pianoforte non più al servizio della classica da conservatorio (la migrazione di cui sopra), ma del rock'n'roll più sanguigno. Dalla Sicilia emigra a Milano e, uno dopo l'altro, conosce quelli che saranno i componenti di una band esplosiva: Elliot Schmidt, un cantante americano nato a Dusseldorf con il blues di Chicago nel sangue; Daniel Winkler, un tedesco in carne e ossa con un senso del ritmo decisamente nero e Freddy Lobster, un chitarrista incendiario dal suono irriverente. Il nome del gruppo viene ripreso da un celebre romanzo di Murakami Haruki. Ecco formata una band dalle origini improbabili ma dalle enormi possibilità.

I Kafka On The Shore sono uno di quei gruppi sempre più rari in cui follia, perizia tecnica, spleen poetico e influenze fra le più disparate vengono rimescolati per ottenere un sound indefinibile, eppure straordinariamente vicino a chi ascolta.

 

 

“Sono molti a starsene con le dita nel naso mentre la nazione vive i suoi momenti storici. E per lo più, questi signori provengono da famiglie nelle quali il mettere le dita nel naso è considerato una cosa orribile”.  Stanislaw Lec.

 

Su la testa, cari Naviganti ...  Buona Vita a tutti

Secondo noi vi siete persi un concerto veramente speciale, domenica scorsa, cari Naviganti. Quattro ragazzi veramente in gamba, i Kafka on the shore. Bella musica, bei testi ... una bella storia, insomma.

Questa settimana vi proponiamo questi appuntamenti. Cominciamo

 

Mercoledì 6 Febbraio con un gruppo jazz, il

MARCO ROTTOLI TRIO

con MARCO ROTTOLI al contrabbasso, DARIO TRAPANI alla chitarra e RICCARDO CHIABERTA alla batteria. Un gruppo che, a dispetto dell’età, propone un jazz maturo, dove l’interplay dei componenti agisce da collante nelle improvvisazioni  e nei brani originali del gruppo.

 

 

Venerdì 8 Febbraio alle 21,30 continuiamo con il blues, e ospitiamo un duo veramente speciale 

MAX DE BERNARDI e MICHELE DAL LAGO

Con  MAX DE BERNARDI alla voce, chitarra, dobro e banjo e MICHELE DAL LAGO alla voce e chitarra.

I loro ispiratori sono personaggi del calibro di Blind Lemon Jefferson, Robert Johnson, Leroy Carr e Peetie Wheatstraw.

Il Blues è il versante laico della musica popolare dei neri nordamericani, il retroterra culturale più profondo, assieme al canto religioso, sia esso spiritual e gospel. Senza queste radici si perde buona parte del significato ultimo del jazz, la cui anima è a loro legata in modo inestricabile.

 

Sabato 9 Febbraio alle 21,30 abbiamo il piacere di ospitare i

GASPARAZZO

Il nome rende omaggio al fumetto creato nel 1972 da Roberto Zamarin.

Gasparazzo nasce come trio etno-rock nel giugno del 2003 nella sala prove di Mandrio vicino a Correggio (Re). Ai fondatori Alessandro, Generoso e Lorenzo, si affiancano negli anni diversi musicisti e il gruppo sperimenta varie sonorità, tenendo comunque saldo il carattere di rock-band che suona word-music. L' attitudine al viaggio porta i musicisti a girare in Africa ed Europa, inglobando sempre maggiori ingredienti espressivi al suono della band. Le numerose collaborazioni col mondo del teatro, della documentaristica e dell'educazione aprono la band a linguaggi di spessore sociale, che li predispone ad esperienze e scambi artistico-culturali sempre nuovi e profondi. La formazione è composta da Alessandro Caporossi alla voce e percussioni, Lorenzo Lusvardi alla batteria, Generoso Pierascenzi alle chitarre e Marco Tirelli al basso elettrico.

I contenuti testuali e le sonorità meticce del gruppo piacciono ad associazioni, enti, e movimenti che coinvolgono Gasparazzo in progetti di solidarietà, attivismo e recupero della memoria storica. La band, oltre che in giro per l' Italia, suona in Albania, Costa D' Avorio, Germania e Algeria. Nasce “Rosso Albero“, un album sulla resistenza antifascista emiliana, poi “Sabbia e libertà“ un Dvd/Libro che racconta del viaggio del quartetto nel deserto del Sahara a fianco dei musicisti ed attivisti dei campi profughi Sahrawi.

 

 

Domenica 10 Febbraio, alle 18,30 torna da noi

ALESSANDRO DUCOLI

alias BACCO IL M ATTO.

"Brumantica", è senza dubbio il lavoro migliore fin qui prodotto da Alessandro Ducoli, e questo non solo per la presenza (nel cd) di un grande cast di musicisti (Ellade Bandini alla batteria, Ares Tavolazzi alla basso, Fabrizio Bosso alla tromba, Tino Tracanna al sax, Sandro Gibellini alle chitarre, e Alessandro Galati alle tastiere) ma per l’ottima qualità delle composizioni. Si spazia da influenze che partono da Tom Waits per incontrarsi con Roberto Vecchioni e Paolo Conte, il tutto condito da sane atmosfere jazzate. Un vestito splendido, insomma, per canzoni che raccontano la scienza che studia le nebbie del fiume, ovvero la "Brumantica". E chi meglio di Ducoli poteva raccontarci questa scienza, essendo lui un esperto di scienze naturali e forestali. Le canzoni di questo disco, dipingono atmosfere autunnali, intimiste con tratti malinconici pieni di nostalgia. Questa sera sarà accompagnato da Matteo Cossu al basso, Valerio Gaffurini al piano. Il mitico Alessandro Ducoli alla voce. 

 

 

"A proposito di politica... ci sarebbe qualcosa da mangiare?" (Totò) . Questa citazione per farci una risata. Quella seria è di  Paolo Borsellino

"La rivoluzione si fa nelle piazze con il popolo, ma il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale, con la matita in mano. Quella matita, più forte di qualsiasi arma, è più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello."

 

 

Su la testa, cari Naviganti ...  Buona Vita a tutti

Non ci spaventa di certo un po' di neve, cari Naviganti. E ci mancherebbe altro. Da che mondo è mondo d’inverno nevica, alle nostre latitudini. Di che ci stupiamo? Emergenza emergenza (al lupo al lupo). Mah!

Non ci spaventa la neve; vi confessiamo che ci piace addirittura. E per festeggiarla vi anticipiamo una settimana rutilante di buone proposte musicali.

 

Mercoledì 13 Febbraio ancora un appuntamento con il jazz, con il

COLLETTIVO RES

e la SPECIALE CONDUCTION. Con Massimiliano Milesi dietro la bacchetta del conducator e il Collettivo pronto a seguirlo. I migliori interpreti dell’improvvisazione. Se la scorsa volta hanno monopolizzato la nostra attenzione con una “suite” dedicata al genio di  John Cage che diceva: “Io decido che ciò che ascolto è musica. È l'intenzione di ascolto che può conferire a qualsiasi cosa il valore di opera” questa settimana si inventeranno ... ve lo dirò giovedì mattina

 

Venerdì 15 Febbraio alle 21,30 una seconda puntata sui PINK FLOYD con una serata di approfondimento sul capolavoro 

THE WALL

Nick Baracchi e Filippo Manini ci condurranno per mano spiegandocene la genesi, i miti e le leggende.

COSA SI NASCONDE DIETRO IL MURO DEI PINK FLOYD? La musica, il concept, la scenografia, l’alienazione, il distacco e la paranoia. Uno dei massimi capolavori della musica rock si intreccia in una moltitudine di significati e sfumature ancora oggi tutti da scoprire.

The Wall è una pietra miliare della musica contemporanea, uno dei dischi fondamentali della storia del rock. Gilmour lo definì “one long moan” (un lungo lamento). The Wall è un concept album. Narra la storia di Pink che, anche a causa dei tragici avvenimenti della propria vita, si chiude dietro ad un muro psicologico invalicabile, che, per proteggerlo dal mondo esterno lo soffoca inesorabilmente, trascinandolo nella follia.

 

 Sabato 16 Febbraio alle 21,00 si alterneranno sul palco ben tre band, che partecipano  al concorso musicale MOODSTOCK

THE DOPPLERS – THE SHAMS – SUGARCANDY MOUNTAINS

L’associazione giovanile Mellow Mood di Redona organizza Moodstock 2013: 18 gruppi, divisi per generi musicali, 6 serate in Bergamo. 6 finalisti per la festa di giugno Mellow Mood Sunset Party, un solo vincitore. Gruppi giovanissimi, alta qualità e tanta voglia di musica! Lotta per il premio: 500€ in sala di registrazione con PromoSound e un videoclip con Yanzi.

La musica dei giovani per i giovani!

Dettagli su www.polocivico.org/mellow.htm

 

Domenica 17 Febbraio, alle 18,30 torna la rassegna mensile “chiacchierate musicali”. E’ ora il turno di

JIMI FOREVER: UNA SUPERNOVA PSICHEDELICA DI NOME HENDRIX.

Marco Grompi racconta la musica e la vita (e, forse, l’omicidio) di Jimi Hendrix con l’ausilio di filmati inediti. A seguire, alle 20,30,

 

Fulvio Monieri Experience in concerto con Fulvio Monieri (voce, basso), Marco Pasinetti (chitarra), Fabrizio Pintorno (batteria) + special guests.

Nel breve arco dei quattro anni intercorsi tra la pubblicazione del primo singolo della Jimi Hendrix Experience (Hey Joe, alla fine del 1966) fino alla prematura scomparsa avvenuta (per omicidio?) il 18 settembre 1970, la stella di Jimi Hendrix ha brillato di una luce talmente intensa da lasciare strascichi chiaramente visibili a distanze siderali nel firmamento della musica elettrica. Raccontare la sua storia e la sua musica, ripercorrendo le tappe di una vicenda che non ha eguali nella storia del rock, rappresenta un’ulteriore occasione per capire perché il Mancino di Seattle sia, ancora oggi, reputato “il più grande chitarrista di tutti i tempi”.

 

Fulvio Monieri è uno dei più gloriosi e longevi musicisti bergamaschi in attività. Bassista, cantante e compositore, inizia a calcare le scene in piena era beat formando nei primissimi anni ’70 i Perdio, gruppo di culto della scena prog-rock, con i quali apre i concerti di Banco del Mutuo Soccorso, PFM, Area e Alberto Camerini ed effettua una tournée con Franco Battiato (1974). Con i Perdio scrive e interpreta È triste il vento, Londonderry (ispirata agli stessi fatti di cronaca da cui, un decennio più tardi, scaturirà Sunday Bloody Sunday degli U2) e incide l’album d’esordio di Edoardo Bennato Non farti cadere le braccia (1973). Dal ’78 al ’91 è al fianco dell’ex-Pooh Riccardo Fogli con il quale vince il Festival di Sanremo (Storie di tutti i giorni, 1982) ed effettua varie tournée in Europa, Stati Uniti, Canada, Australia e Unione Sovietica. A partire dagli anni ’90 è richiestissimo come session man, entrando a far parte di numerose formazioni (Nada, Nuova Equipe 84, Extra, Braido Plays Hendrix, Rusties). Attualmente è al timone della Fulvio Monieri Experience e sta lavorando all’album Fulvio Monieri & Friends.

 Per la rassegna “ANTICIPAZIONI” vi ricordiamo che

Lunedì 18 Febbraio, alle 20,30 ci sarà qui al BoPo il

XXVIII TORNEO DI BRISCOLA CHIAMATA

Possibilità di iscriversi anche la sera stessa dalle 20 alle 20.30. Partenza torneo alle ore 20.45. ...mi raccomando la puntualità....

DIVENTA TU IL RE !!  RICCHI PREMI ENOGASTRONOMICI PER I PRIMI CLASSIFICATI

 

”Elezione: l'inturgidirsi dell'organo politico riproduttivo grazie al quale si rende periodicamente possibile la fecondazione delle due Camere e di vari tipi di assemblea. Per evitare che l'elezione venga a configurarsi come "atto osceno in luogo pubblico" la legge impone che si svolga in cabine appartate e rigorosamente vietate ai minorenni”.

Carlo Fruttero e Franco Lucentini

Su la testa, cari Naviganti ...  Buona Vita a tutti

Cari naviganti buongiorno. Siete pronti per una nuova settimana (che è cominciata ieri, fra l’altro?). Eccoci: vi proponiamo   

 

Mercoledì 20 Febbraio un appuntamento con il jazz, di classe, con il

GAROFOLI GAMBA MARCHESI trio

con FABRIZIO GAROFOLI al piano, MARCO GAMBA al contrabbasso e ROBERTO MARCHESI alla batteria. Tre musicisti che vantano una lunga militanza e numerose collaborazioni con i migliori jazzisti nazionali e internazionali. Ci sarà da divertirsi, promesso. Calcolando poi l’atteggiamento istrionico di Fabrizio ...

 

 

Venerdì 22 Febbraio alle 21,30  un concerto speciale. Infatti 

FEDE DUENDE meets ROBI ZONCA

che sarebbe come dire che canguri e coccodrilli provano ad andare d’accordo. Blues e jazz in una fusion di improvvisazione, fra sincopate e giri di 12 note.

Ne sentiremo delle belle. Con loro, al basso, PAOLO LEGRAMANDI, che può vantare collaborazioni, fra gli altri, con Zucchero & John Lee Hooker e Luther Kent (leggenda di New Orleans voce dei Blood Sweet and Tears).

 

 

Sabato 23 Febbraio alle 21,30 abbiamo l’immenso piacere di ritrovare sul palco del BoPo la prestigiosa

CARAVAN ORKESTAR

sebbene in versione cameristica con solo (si fa per dire) nove elementi nove. In questa versione è nota anche, almeno per noi, come “ORCHESTRA STABILE DEL BOPO”.

L’ORKESTAR propone, nel proprio repertorio, musiche popolari arrangiate principalmente secondo lo stile delle fanfare balcaniche. Lo stile e le musiche fanno da cornice a brani tratti dal repertorio ebraico popolare nello stile klezmer.
La ricerca del repertorio musicale spazia, secondo lo spirito e il nome stesso del gruppo, in differenti generi musicali per rappresentare, idealmente, l’itinerario di una carovana nei diversi aspetti sociali e culturali del mondo, dove la musica popolare rappresenta, nel modo migliore, vita e usanze delle diverse popolazioni che vi abitano.

 

 

Domenica 24 Febbraio, alle 18,30 un duo chitarristico speciale 

MATTEO TREVISAN e ALESSANDRO ROSSI

Matteo Trevisan ha iniziato a suonare molti anni fa. Ha suonato molto, e delle cose più belle successe di recente ricorda i “Death is a Sailor” e le serate “Cowpunk” con l'amico Michele dal Lago. Nell'inverno del 2012 ha ripreso a scrivere canzoni: solo chitarra e voce in italiano. Nella primavera dello stesso anno ha iniziato a registrare e ha pubblicato un ep a novembre.

 

Alessandro Adelio Rossi è il chitarrista dei Bancale, nonché attuale collaboratore del cantautore Paolo Saporiti e instancabile musicista dalle mille sfumature. Una dote rara lo caratterizza: la grande ampiezza di gusto e di visioni. Il suo stile è contraddistinto dal gusto per i colori, i timbri e la sperimentazione sulla chitarra come fonte di suoni astratti, a cavallo fra trance, ambient, blues e suggestioni post-rock. Le sue esibizioni da solista sono tanto rare quanto cariche di trasporto, perciò ne siamo lieti organizzatori!

 

”Abbiamo passato un brutto periodo. Abbiamo visto l’umiliazione del mondo del lavoro e della cultura, abbiamo visto la disoccupazione, il crollo della speranza nei giovani. Ora abbiamo vinto le elezioni, ma sapremo riprenderci anche da questo!”

 

Su la testa, cari Naviganti ...  Buona Vita a tutti

A cavallo di Marzo e  con il sole che brilla ... sembra un altro pianeta. Aria pulita dopo la nevicata. Che botép. E noi ci prepariamo a infliggervi un’altra settimana di musica.

   

 

Mercoledì 27 Febbraio il solito appuntamento con il jazz. Torna da noi, finalmente il

NIDO WORKSHOP

La formazione dei NIDO, composta da Paolo Benzoni alla batteria, Filippo Cozzi al sax tenore, Francesco Chiapperini al sax alto, flauto e clarinetto basso, Vito Emanuele Galante alla tromba e Luca Pissavini al contrabbasso, vanta prestigiosi riconoscimenti nel corso del 2011, quali il premio della critica nel corso del Piacenza Jazz Festival, finalista all’European Jazz Contest organizzato dalla Saint Louis College of Music, con premio a Filippo Cozzi come miglior solista, premio della critica all’interno del festival Porsche Live Le Notti, presieduto da Lucio Dalla. 

Nido Workshop nasce a Milano con l’intenzione di creare, far crescere e diffondere un linguaggio jazzistico contemporaneo, attento alla tradizione ma pregno della musica dei nostri giorni.

 

 

Venerdì 1 Marzo alle 21,30  ancora jazz? Si, ma all’italiana, con un i 

MOCAMBLUE’

MOCAMBLUE’ è un progetto artistico che ha per scopo il recupero di una certa maniera di intendere il jazz, genere che ha avuto in Italia, negli anni che vanno dal ‘30 al ‘50, esponenti come Lelio Luttazzi, Natalino Otto, Renato Carosone, Fred Buscaglione e Nicola Arigliano.

Composto da Guido Locatelli al rullante spazzolato e rumori d’ambiente, Pas Scarpato voce e chitarra, Beppe Toscano clarinetto e Diego Compagnoni contrabbasso, il quartetto mira a creare nuovi brani che abbiano quel tipo di scrittura e di  gusto.

Il jazz italiano è un importante patrimonio da preservare e attualizzare, e allora ...

che lo spirito di Duke Ellington sia con voi!

 

 

Sabato 2 Marzo alle 21,30 continuiamo il piacere della buona musica con lo

ZAYT TRIO

Filastrocche o canti propiziatori dell’ Ovest Africa, canti tradizionali o giochi di voce in lingua ebraica, composizioni originali ed echi di derivazione jazzistica, tutto viene estrapolato dal contesto abituale, canonico, per essere miscelato e riorganizzato giocosamente e secondo un approccio istintivamente libertario.

Questo trio schiera il musicista senegalese Dudù Kouate, percussionista e polistrumentista, spesso impegnato in territori musicali senza confine, che lo hanno portato a dialogare con diversi stili e generi musicali. Al suo fianco Roger Rota, fagottista, flautista e sassofonista che da sempre esplora le aree di confine con il jazz, forte di una solida formazione classica e di un costante gusto per la sperimentazione. Poi la magia della vocalità e della tradizione del Vicino Oriente, la voce matura e molto personale della pur giovane artista israeliana Anahì Gendler.

 

 

Domenica 3 Marzo, alle 18,30 torna da noi

ALDO LUNDARI

Aldo Lundari fa, dei suoi testi, vere poesie, che richiamano atmosfere di genuinità ed eleganza. Le sue musiche coinvolgono tutti, con richiami popolari di altri Sud del mondo. Aldo decide di portare avanti un progetto musicale che possa coinvolgere chi, come lui, è lontano dagli affetti e radici. Presenterà il suo ultimo disco, “quando cambierà il vento” accompagnato da Vanni Terzi (fisarmonica), Giorgio Marinoni (basso), Giacomo Carveni (chitarra), Daniela Petrò (flauto), Lele Maniscalco (percussioni).

 

 

A un Anonimo dobbiamo questa citazione: Il diavolo è un inguaribile ottimista: crede di poter peggiorare l’uomo.

 

 

Su la testa, cari Naviganti ...  Buona Vita a tutti

Continua la programmazione al BoPo, cari Naviganti, e siamo qui a presentarvi il menu della settimana. Si comincia

   

 

Mercoledì 6 Marzo alle 21,30 una classica formazione jazz con lo

SWING TRIO

Concerto jazz dai molteplici colori, questa sera al Bo.Po. di Ponteranica, con la formazione "Swing Trio". Nella più classica delle formazioni di jazz trio, composta da

Gianfranco Sacchitella al pianoforte, Sandro Massazza al contrabbasso e Roby Marchesi alla batteria,

saranno proposti brani della migliore tradizione afroamericana, in un viaggio tra mainsrtream e contemporaneità, da Jelly Roll Morton a Benny Green passando per Art Tatum, Oscar Peterson (poteva mai mancare?) e Bill Evans. La rilettura originale dello Swing Trio offrirà al pubblico atmosfere coinvolgenti ed evocative.
 

 

 

Venerdì 8 Marzo alle 21,30  ancora jazz? Si, ma manouche, con i

TABAR ENSAMBLE

Il gruppo TABAR ENSEMBLE e la voce di SABRINA SPARTI si cimentano con un repertorio che coniuga l’urgenza espressiva del JAZZ MANOUCHE (DJANGO REINHARDT il suo principale epigone) con le atmosfere dense tipiche della RUMBA GITANA (genere gipsy parente del FLAMENCO, tipico del sud della Spagna) con l’idea di allargarlo a diversi filoni della musica latina (TANGO, VALZER MUSETTE e BOSSANOVA) e al gipsy-jazz anni ’30 e '40 tipicamente francese, ma anche italiano, integrando classici del genere con brani di composizione propria. I brani rivisitati ed arrangiati dagli stessi musicisti in chiave moderna non intaccano quell'atmosfera vintage che caratterizza la produzione musicale della formazione.

 

 

Sabato 9 Marzo alle 21,30 è finalmente il turno dei

SANDCAKE

I Sandcake nascono nel 2010 con un’idea in testa: portare un pezzo di deserto in una città un po’ malata.
La solitudine delle riflessioni musicali, sviluppate da una band che unisce estrazioni molto diverse tra di loro, crea una mescola che spazia da atmosfere desertico lisergiche a spinte più rock compulsive. Un mix unico nel panorama odierno, capace di lasciarsi attraversare da qualsiasi influenza senza perdere in originalità .
Ascoltare i SandCake è lasciarsi trasportare in un mondo fatto di rimandi mai banali a quanto di meglio abbia attraversato la musica degli ultimi 40 anni.
L’utilizzo della PEDAL STEEL GUITAR cesella atmosfere da grandi spazi americani, fuggendo dai canoni rock blues più classici. Tappeti sonori che riescono a rendere il tutto molto cinematografico.
Una voce delicata e avvolgente, fragile ed elegante, narra una di una vita sregolata, dispersa, accompagnata da visioni mistiche e fantasiose, di enigmatici amori e di angoli urbani e solitari.
Una ritmica presente e mai scontata regala un tempo unico al tutto.

I SANDCAKE sono: Giusi Pesenti: voce - Paolo Morgandi: chitarra - Tiziano Carminati: pedal steel guitar - Gigi Cortinovis: basso - Marco Rho: batteria

 

Domenica 10 Marzo, alle 18,30 un aperitivo un po’ speciale con

PEPPE & ASSISTANT

Un Viaggio  strampalato attraverso il mondo  delle percussioni  con  il musicista Peppe e la sua assistente cantante. Un abile percussionista che suona tutto il “suonabile,  “dai tamburi a cornice”  alle sedie di vernice, evoca tradizioni di svariati angoli del mondo da  Nord a Sud  alternando  pelli, legni, metalli  e altre diavolerie, cercando sempre nuove vie!

La sua assistente è una cantante un po’ imbranata  ma  anche un po’ percussiva,  che colora ed orna con il suo canto  questa strana esibizione  fatta di  ritmi, stili, giochi e fluttuazioni ….

Lo spettacolo Peppe & Assistant ha debuttato al Teatro Baretti di Torino nel settembre 2011 per S.  Salvario Festival.

Loro sono Peppe Leone & Paola Lombardo

 

 

La “Legge di Herbert” recita “una burocrazia è un’organizzazione che ha elevato la stupidità al rango di religione”. Chi non è d’accordo mandi la richiesta di replica in carta bollata!

 

 

Su la testa, cari Naviganti ...  Buona Vita a tutti

 

 

ATTENZIONE, ATTENZIONE . . .ANTICIPAZIONE : " stimati e pregiati Naviganti, nonché clienti del BoPo, vi anticipiamo l’evento di . . .  " 

   

 

Lunedì 11 Marzo alle 20,45. Vi proponiamo la presentazione del libro 

W L’ITALIA.IT... NOI NON SAPEVAMO

di Egidia Bruno e Marie Belotti - edizioni Rubbettino

 

Testo dell’omonimo spettacolo Premio Internazionale “Teatro dell’Inclusione Teresa Pomodoro 2012”

 

...I problemi del Sud altro non sono che, in forma accentuata, i problemi dell'Italia tutta. Non comprendere questo significa non aver compreso la lezione della Storia…

 

 

Volete un buon motivo per venire alla presentazione del libro? Eccolo:

“trovo la televisione davvero molto istruttiva. Ogni volta che qualcuno mette in funzione l’apparecchio, me ne vado nell’altra stanza a leggere un libro” (Groucho Marx)

Certa gente si vanta di non leggere, e forse ha ragione: per vegetare non serve erudirsi, che ne dite?

 

 

Su la testa, cari Naviganti ...  Buona Vita a tutti

 

Abbiamo superrato la boa della metà quaresima, cari Naviganti, festeggiandola con carri e coriandoli anche qui, a Ponteranica. Guardiamo sempre al futuro, e a quello che ci attende questa settimana. Dunque: 

   

 Mercoledì 13 Marzo alle 21,30 una classica reunion jazz con l’attesa

JAM SESSION

Vi aspettiamo numerosi, così come numerosi e pronti saranno i musicisti che si alterneranno sul palco. Gran divertimento

  

Venerdì 15 Marzo alle 21,30 concerto con

STEFANO VENTURINI

STEFANO VENTURINI, chitarrista e compositore bergamasco, già collaboratore di vari personaggi e gruppi locali e nazionali (Davide van de Sfroos, Famiglia Rossi, Carlo "Skizzo" Biglioli,  Spakkabrianza, Zabulon J e Damatrà fra gli altri) si cimenta in una nuova avventura, basata solo su canzoni proprie, scritte nell'arco degli ultimi vent'anni e interpretate appunto "in perfetta solitudine". Alcune di queste canzoni sono già raccolte nel CD autoprodotto "10 Figli Illegittimi" realizzato in collaborazione con l’etichetta Jestray di BG, che sarà distribuito esclusivamente ai concerti.

 

Sabato 16 Marzo alle 21,30 andiamo tutti a lezione di Blues con la

B  B  BAND

B. B. nel senso di Blues Brothers, non di brigitte bardot, santa protettrice degli animali. Jack & Elwood Blues in versione nostrana, ma non per questo meno ... bluesy. Rivivremo, momento per momento, i passaggi salienti del film ormai diventato un cult movie: da John Lee Hooker a Cab Colloway, passando attraverso le note di Ray Charles.

Cappello nero, vestito nero, occhiali neri ... e vai col BLUES

 

Domenica 17 Marzo, alle 18,30 per la rassegna “CHIACCHIERATE MUSICALI” incontreremo

NEIL YOUNG

Marco Grompi, traduttore dell’opera omnia di Neil Young (tra cui la recentissima autobiografia “Il sogno di un hippie”) e autore di numerose altre monografie dedicate al rocker canadese, racconta cinquant’anni di rock imbizzarrito con parole, aneddoti e immagini inedite.

Ore 20,30: RUSTIES in concerto con Marco Grompi (voce, chitarra), Osvaldo Ardenghi (chitarra, voce), Massimo Piccinelli (pianoforte), Jada Salem (violino), Fulvio Monieri (basso, voce), Filippo Acquaviva (batteria).

 

I Rusties, la rock band capitanata dal giornalista e studioso rock Marco Grompi e dal “cantattore” e chitarrista Osvaldo Ardenghi, hanno alle spalle una lunga storia cominciata negli anni ’90 (inizialmente come tribute band dedicata a Neil Young: centinaia di concerti e ben quattro album pubblicati in questa veste) è approdata ad un repertorio autografo e originale nel 2009, con la pubblicazione del CD “Move Along”, con la partecipazione di Cristina Donà alla voce nella title track.

Le tournée degli ultimi anni e le numerose esibizioni nei principali festival europei (specialmente in Germania, dove possono contare su un considerevole seguito), unite a prestigiose collaborazioni internazionali (in studio e sul palco, con Willard Grant Conspiracy, Steve Wynn, David Bromberg, Andy White, Mary Coughlan, Fairport Convention, Elliott Murphy e molti altri), hanno consacrato i Rusties come una delle rock band più apprezzate in Italia e all’estero, per solidità e versatilità del loro originalissimo live act in cui convivono, nel solco della migliore tradizione rock, raffinate tessiture elettroacustiche e ruvide divagazioni psichedeliche.

L’ultimo album “Wild Dogs si è arricchito delle preziose partecipazioni di Mary Coughlan (voce in due brani) e del songwriter irlandese Andy White (co-autore di tre brani), ottenendo ampi consensi in tutta Europa, confermando i Rusties come un caso più unico che raro nel panorama rock attuale.

 

Non perdetevi, cari Naviganti, Lunedì 18 Marzo alle 20,30 il

XXIX TORNEO DI BRISCOLA CHIAMATA 

con i soliti “premi enogastronomici” per i vincitori. E cercate di essere puntuali: alle 20,30 vi aspettiamo!

 

C’è un interessante, interessantissimo  proverbio cinese  che recita: “quando soffiano i venti del mutamento qualcuno costruisce muri, altri costruiscono mulini a vento”

 

Su la testa, cari Naviganti ...  Buona Vita a tutti

Abbiamo in serbo una novità per voi, cari Naviganti. Questa settimana vi offriamo un appuntamento in più. Ma andiamo con ordine: dunque

   

 

Mercoledì 20 Marzo alle 21,30 torna da noi la classica formazione allargata del

COLLETTIVO R E S

con la sua serata CONDUCTION. Ricerca Euristica del Suono, con le sue improvvisazioni. Un appuntamento imperdibile

 

 

Giovedì 21 Marzo alle 21,00 la novità della settimana: una serata dedicata alla poesia con accompagnamento musicale

DANTE’S INFERNO CONCERT: ULISSE

Con Bruno Pizzi voce recitante e Fulvio Manzoni al pianoforte.

Bruno Pizzi reciterà il XXVI canto dell’Inferno, di Dante Alighieri, quello dedicato a Ulisse, mentre Fulvio Manzoni sottolineerà i momenti con improvvisazioni e sottofondo musicale al pianoforte.

 

 

Venerdì 22 Marzo alle 21,30  musica originale con i

TRIFASICO CON RUM

 Il gruppo musicale “ Trifasico con rhum ” nasce nell'estate del 2008. E' composto da tre musicisti: Paolo Austoni (voce e chitarra), Matteo Cremaschi (pianoforte), Marco Pasinetti (chitarra). Il gruppo propone, con sonorità acustiche, e arricchite con nuovi colori e combinazioni melodiche, le canzoni originali che hanno composto. Le musiche vengono accompagnate da brevi filmati proiettati su un grande telo, per creare un’atmosfera coinvolgente e unica nel suo insieme. Ciò che rende lo spettacolo unico nel suo genere, è il connubio tra immagini e musica. I Trifasico con rhum hanno anche collaborato con il regista Gegor Zwatolyn per la realizzazione di un cortometraggio basato su un racconto “La pecora nera” di Italo Calvino.

 

 

Sabato 23 Marzo alle 21,30 abbiamo il piacere di ascoltare le

CHERRY BOMB

Loro sono

Alessandra Carrara alla batteria, Giulia Formenti alla voce, Eleonora Di Lullo alla chitarra e Elena Ghisleri al basso.

Gruppo di recente formazione, si sono già affermate per la qualità del suono e per  la qualità dei loro pezzi, rigorosamente originali.

Un nuovo gruppo da tenere sott’occhio!

 

Domenica 24 Marzo, alle 18,30 un appuntamento che aspettavamo con ansia: torna da noi con un “solo concert”

CARLO MAGNI

che ci accompagnerà in un Viaggio ideale lungo quasi tre secoli, da Bach a Scott Joplin.

La musica di Bach si contraddistingue per la complessità dell'armonia, dell'invenzione contrappuntistica, dello sviluppo dei motivi e per la sintesi originale, mentre il ragtime di musicisti come Joplin e Jelly Roll Morton hanno creato una sintesi di sincope africana e di musica classica europea.

Ma non crediate che Bach sia così lontano dai due “fratelli neri”. Tutti i jazzisti amano incondizionatamente J. S. Bach. Non ci credete? Andate a sentire le “variazioni Goldberg” di Bach, poi mi direte.

 

 

“La musica è la voce che ci dice che la razza umana è più grande di quanto lei stessa sappia”

 

 

Su la testa, cari Naviganti ...  Buona Vita a tutti

serata entusiasmante quella di giovedì scorso cari Naviganti. Una serata dedicata a Dante Alighieri e alla sua poesia, che ci ha veramente stupito per eleganza, dovizia di spiegazioni, recitazione e accompagnamento musicale. Ci siamo ripromessi di proporne altre: almeno una al mese, ad aprile e a maggio.

Questa settimana, inoltre, sarà ricchissima di appuntamenti: ben sei occasioni di ascoltare buona musica. Cominciamo

   

Martedì 26 Marzo alle 21,30 con il concerto

JAZZ CARTOONS 

con Carlo Magni – pianoforte, Yuri Goloubev – contrabbasso, Ferdinando Faraò – batteria e Silvia Infascelli – voce

Il jazz italiano ha trovato, da alcuni anni a questa parte, molteplici strade originali per esprimersi attingendo a piene mani dal repertorio della canzone popolare o di quella d’autore, da brani operistici o di derivazione bandistica. A questo filone si riallaccia anche il progetto del pianista bergamasco Carlo Magni, autore degli arrangiamenti sul songbook disneyano. Esiste un rapporto tra Walt Disney, le colonne sonore dei suoi cortometraggi o lungometraggi ed il jazz? La risposta alle prime due domande è assolutamente scontata (nessuno!), mentre la terza si ricollega alle storiche incisioni che artisti come Dave Brubeck, Bill Evans o Keith Jarrett hanno fatto nel corso del tempo, sui giri armonici di brani come “Someday my prince will come”, “Alice in wonderland” o “When you wish upon a star”. I temi sono stati riarrangiati liberamente, pur mantenendo l’originale lingua inglese.

 

Mercoledì 27 Marzo alle 21,30 concerto jazz con il piano solo di

VALERIO BAGGIO

L’idea alla base del concerto di questa sera è di creare due atmosfere.... una classica al piano ed una elettronica, alla tastiera e ... cellulare..... Si, proprio così: alcune applicazioni del telefono si prestano benissimo come basi per sperimentare e improvvisare. Un appuntamento curioso e imperdibile.

 

 

Giovedì 28 Marzo alle 21,30 un appuntamento dedicato a un amico che ci ha lasciato da qualche anno, e che desideriamo ricordare

GIOVANNI FUGAZZA

Bruno Reffo alla chitarra e Roger Rota al sax introdurranno la serata dedicata al pianista scomparso. Il palco è aperto per chi volesse dare il proprio contributo musicale.

“Io c’ero e non ero solo. Se viaggi leggero riesci pure a sentire il loro respiro e il respiro della storia. Giovanni è là, aspetta: giusto il tempo di qualche canzone”

 

Venerdì 29 Marzo alle 21,30  musica originale con i

DUENDE KANGAROOS

che vede sul palco FEDERICO DUENDE  alla batteria, TOMMASO LANDO alla chitarra, SANDRO MASSAZZA al contrabbasso e DUDU KOUATE alle percussioni. Musiche originali e improvvisazioni sono la caratteristica di questo poliedrico gruppo. Un interplay  istintivo caratterizza i componenti, provenienti da esperienze diverse, ma che si completano nell’istinto all’improvvisazione. 

 

Sabato 30 Marzo alle 21,30 una serata con due facce: musica e immagini che si combinano per offrirci

THE COUNT & THE CONVICT

Alfredo Savoldelli al basso e Marino Remigi al sax, clarinetto percussioni ed effetti sonori sottolineano, con un nuovo sfondo musicale rigorosamente dal vivo, due “corti” di Buster Keaton e Charlie Chaplin, sperimentando e improvvisando tra serio e comico.

 

 

Domenica 31 Marzo dormiamo. Apriremo in serata. Un aperitivo o un caffè da noi, in compagnia? Che ne dite?

 

 

Una considerazione, concedetemela: guardate come cambiano i tempi (e le persone):

“i giovani sul lavoro sono troppo schizzinosi” dice il ministro Fornero

“I giovani non hanno bisogno di sermoni: i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo” diceva Sandro Pertini.

 

Altra settimana al BoPo cari Naviganti. E cominciamo bene, secondo noi. Una serata di musica e poesia.

   

Mercoledì 3 Aprile alle 21,30 serata dedicata alla

BEAT GENERATION 

ANDREA LABATE e ALESSANDRO MANCA, accompagnati da AMERIGO LANCINI alla chitarra elettrica e MASSIMILIANO MILESI al sassofono ed elettronica, leggeranno una scelta di poesie della beat generation.
«Se tutto quello che sentiamo potesse essere detto, sarebbe davvero bello…»; con questo spirito, di condivisione e crescita vicendevole, proporremo una rilettura di alcuni tra gli scritti più affascinanti che hanno caratterizzato il movimento letterario e culturale definito “beat generation”.
La Beat generation fu un movimento artistico, poetico e letterario sviluppatosi dal secondo dopoguerra (1947 circa) a fine anni cinquanta, negli Stati Uniti. Il termine beat viene coniato da Jack Kerouac nel 1947, ma l'atto di nascita ufficiale è il 1952, anno di pubblicazione di “Go” di John Clellon Holmes, che viene considerato il primo racconto beat, e dell'articolo “This is the Beat Generation” («New York Times Magazine», novembre 1952), che segna l'avvio dell'esistenza pubblica dei beat.
Beat è un termine che assume molteplici significati già in inglese, e in italiano è tradotto e spiegato in varie accezioni. Beat come beatitudine (Beatitude), la salvezza ascetica ed estatica dello spiritualismo Zen, ma anche il misticismo indotto dalle droghe più svariate, dall'alcol, dall'incontro carnale e frenetico, dal parlare incessantemente, sviscerando tutto ciò che la mente racchiude.
Attraverso parole libere e slegate i beat hanno voluto veicolare la propria visione del mondo e le proprie emozioni. «Vita che diventa parola alla sua stessa sorgente».
 

Venerdì 5 Aprile alle 21,30  musica jazz con il

GIORGIO MARINONI ALL STARS JAZZ QUARTET 

che vede sul palco GIORGIO MARINONI  al basso fretless, VITTORIO MARINONI alla batteria, GUIDO BOMBARDIERI al clarinetto e al sax e OSCAR DEL BARBA alle tastiere. Musiche originali e improvvisazioni sono la caratteristica di questo poliedrico gruppo. Un interplay  istintivo caratterizza i componenti, provenienti da esperienze diverse, ma che si completano nell’istinto all’improvvisazione. Tutti i musicisti di questa formazione vantano collaborazioni con i nomi più in vista del panorama  jazzistico nazionale e internazionale. Seratona jazz! 

 

Sabato 6 Aprile alle 21,30 ospitiamo, e vi proponiamo la

ZINGER SWING BAND

Nato nell’estate del 2010 dall’idea di Alessandro (tromba e voce), il gruppo muove i suoi primi passi su un genere molto vicino al beat anni ’60, curioso per i divertenti arrangiamenti della sezione fiati.

Entrano poi a far parte dell’ ensamble Giorgia (voce) e Stefano (basso tuba). Questi nuovi innesti portano comportano all’interno del gruppo uno slancio di creatività, e verso la fine del 2010 il gruppo decide di cimentarsi in un genere più "impegnativo". Nasce dunque l’idea della Swing Band.

Ciò che caratterizza la band in ogni live è l’originalità del repertorio e la sua stessa duttilità.

Gli Zinger Swing Band sono: Alessandro Marzetti: Tromba e Voce - Marco Gotti : Sax Tenore, Sax Alto - Giorgia Bertoli: Voce - Mattia Licini: Chitarra - Cristian Carissimi : Tastiera - Michele Consonni : Batteria

 

 Domenica 7 Aprile – ore 18,30 apriamo il palco ai

GUSTO PAPRIKA

Fra musiche gipsy e ritmi in levare, con un retrogusto piccante, ecco a voi i Gusto Paprika, capaci di farvi ballare fino a sfinimento. Nel loro palmares vantano un terzo posto alla scorsa edizione del concorso musicale “Anime Fuori”.

State fermi, se potete!

 

”Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di  porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Siate il peso che inclina il piano. Siate sempre in disaccordo, perché il dissenso è un’arma. Siate sempre informati e non chiudetevi alla conoscenza, perché anche il sapere è un’arma. Forse non cambierete il mondo, ma avrete contribuito a inclinare il piano nella vostra direzione,  e avrete reso la vostra vita degna di essere raccontata. Una persona che non dissente è un seme che non crescerà mai”. (Bertrand Russel)

 

Su la testa, cari Naviganti ...  Buona Vita a tutti

Tranquilli: la primavera sta arrivando, cari Naviganti. Nel frattempo cerchiamo di intrattenervi con qualcosa di interessante. Il primo appuntamento della settimana è

   

Mercoledì  10 Aprile alle 21,30 con il concerto jazz del

GIRO VAGO TRIO 

con MASSIMILIANO MILESI al sax, ROBERTO FRASSINI MONETA al b asso, FILIPPO SALA alla batteria.

Il GiroVago Trio è un progetto che si ispira alle forme improvvisative sia del jazz che della musica contemporanea. Il repertorio è completamente originale: si tratta di composizioni originali scritte apposta da e per questa formazione. Dal punto di vista stilistico, il gruppo segue il cammino aperto da Anthony Braxton e Sun Ra, attingendo anche dalla musica di Ornette Coleman e John Zorn e dalle composizioni strutturali di Stockhausen e Lachenmann. Si tratta di un lavoro incentrato più sullo sviluppo del suono e degli elementi più primitivi del jazz.


 

Venerdì 12 Aprile alle 21,30  musica rock blues con i

CATO 

Con Roberto Picinali alla chitarra, Diego Bernardi al basso e Alberto Castelli alla batteria. 

Serata a ritmo di rock-blues. Il gruppo della Val Gandino presenta alcune novità. Lo scorso anno Cato ha partecipato con successo alla selezione italiana del concorso internazionale “Emergenza Live”, una maratona musicale in più fasi, affidata al giudizio del pubblico in sala e a una giuria specializzata. I Cato sono la dimostrazione che tre bravi musicisti e tanta determinazione possono dar vita a un rock blues che graffia l’anima.

 

Sabato 13 Aprile alle 21,30 ospitiamo, e vi proponiamo, una serata con

OSVALDO ARDENGHI

Osvaldo Ardenghi riesce a rinnovare le tradizioni del dialetto bergamasco scrivendo otto canzoni che ci parlano di vita quotidiana, di affetti, di rimpianti, di bellezza, di amore per la propria terra, coniugando una lingua apparentemente ostica ad un rock di pregevole fattura.

"Drecc al cör" è un album dove il dialetto non è impugnato come un'arma per castigare, fustigare o irridere ma lo erge a strumento per esprimere concetti, sentimenti  situazioni quotidiane, dove la lingua italiana non saprebbe esprimersi con la stessa intensità.  

Ed è bello constatare come il nostro dialetto ben si adatti all'impianto rock delle canzoni proposte: la voce roca di Osvaldo fa il resto. Il risultato finale è un disco di pregevole fattura. Con lui sul palco musicisti e coriste di altrettanto notevole caratura.

 

Domenica 14 Aprile – ore 18,30 appuntamento con un incontro speciale

KANGAROOS + R.E.S.

Due modi diversi di intendere il jazz: improvvisazione e melodia sincopata per una serata veramente speciale. Con Federico Duende e i componenti del Collettivo R.E.S.

 

Per la rassegna “Anticipazioni” vi comunichiamo che

Lunedì 15 ottobre, alle 20,30 ci sarà qui al BoPo il XXI appuntamento con il torneo di

BRISCOLA CHIAMATA

Fatevi sotto: ricchi premi ai vincitori, e solo 5,00 € per partecipare.

 

”Il più delle volte chiamiamo buio la luce che i nostri occhi non riescono a vedere, chiamiamo dolore il piacere che non raggiungiamo, odio l’amore che non riusciamo a dare, guerra la pace che non abbiamo, avere  tutto ciò che ci impedisce di Essere” (Aleksej Karamazov”)

 

Su la testa, cari Naviganti ...  Buona Vita a tutti.

vé l'éré dicc,cari Naviganti. E’ arrivato il bel tempo (finalmente). Adesso aspettiamo tranquillamente la prossima emergenza che i meteorologi ci propineranno, con  l’ausilio di giornali e televisioni. Ma è mai possibile che non ci sia più niente di normale? Mah!

Concerti, intanto? Ecco il programma della settimana

   

Mercoledì  17 Aprile alle 21,30 ospitiamo il concerto jazz del

BRUNO MAZZOLA QUARTET 

con BRUNO MAZZOLA all’organo Hammond, LORENZO MELCHIORRE alla chitarra, GIORGIO MARINONI al basso, fretless naturalmente e FILIPPO SALA alla batteria.

Il progetto affronta le praterie inesplorate dell’Hammond, affiancato da compagni di viaggio esperti e intuitivi. L’interplay che ne scaturirà sarà totale. Gli assoli di Giorgio  Lorenzo e Filippo faranno da contrappunto alle invenzioni di Bruno.


 

Venerdì 19 Aprile alle 21,30  musica rock blues con i

SULA VENTRE BIANCO 

Con il loro “Via La Faccia” i Sula Ventrebianco piantano la bandierina sul pianeta garage stoner, lo fanno arrivandoci con una navicella autocostruita in maniera completamente indipendente; eppure arrivano nello stesso luogo dei Queens Of The Stone Age, con gli stessi risultati (quelli artistici, per quelli commerciali dobbiamo ridimensionarci, purtroppo).

Sasio Carannante ha questa voce che sembra una spranga di carbonio e calcestruzzo con la quale fa praticamente tutto, ci si appoggia come se fosse già stanco di cantare a tempo, così sfrutta la personalità vocale per stare un po’ più seduto rispetto al groove, una sorta di crooner noir; poi sposta il baricentro e impugna la spranga per urlare hardcore con il resto della Sula dietro a spezzare il timing e inserire blocchi di prog-rock. Ma non abbiate paura, la band napoletana è amante della melodia, o meglio, del pop e come Josh Homme hanno un rispetto maniacale per la comunicazione musicale.
Per questo i Sula Ventrebianco preferiscono la canzone all’arrangiamento, scelgono di farti cantare subito, di farti ballare, anziché servirti un piatto da degustazione; scelgono l’immediatezza al posto dei molti ascolti: e questo vuol dire serenità.
E bellezza, ovviamente.”

 

 

Sabato 20 Aprile alle 21,30 ospitiamo la

TRAFFIC LIGHT ORCHESTRA

Con Piero Voce, Percussioni, tastiere - Marco Voce, chitarra, percussioni - LucaPercussioni, cori  - MattiaTastiere, flicorno, percussioni, cori, Marco Voce, chitarra, percussioni.  

Nella primavera del 2008, in una falegnameria in disuso, venne girato un film dal titolo "Traffic Light Story". Gli attori e produttori di quella pellicola iniziarono a comporne la colonna sonora nel retrobottega. Le esperienze musicali che fecero scricchiolare le assi del pavimento erano le più disparate: dalla tradizione folk al noise americano, dal blues all'energia bandistica,  dal cantautorato classico al punk, con spunti di jazz e industrial. Fra ballate folk e marce funebri, rumori e sentimenti che facevano ballare l'anima e battere i piedi nacque la TRAFFIC LIGHT ORCHESTRA.

A oggi i nostri prodi hanno collezionato un centinaio di concerti, in Italia e all'estero, in minuscoli live pub, centri sociali, osterie e teatri di provincia.

Nell'estate del 2011 è uscito il loro "Verde Yellow Rouge", undici tracce selezionate dagli amici che li hanno seguiti nell'esperienza vissuta fino ad allora.

Da questo ne è stato tratto un video, "Two Times", molto apprezzato sul web. Nell'ottobre 2012, in un rifugio a 1500 mslm, la Traffic Light Orchestra ha scritto un nuovo album, "Many Worries". Il film, per ora, aspetta

 

 

Domenica 21 Aprile – ore 18,30 appuntamento con le “chiacchierate musicali”, ed è ora il turno di

BOB DYLAN

Ore 18,30: Marco Grompi racconta l’ultimo mezzo secolo di Bob Dylan con parole, aneddoti e reperti audiovisivi inediti. Un percorso tra eresie folk, profezie rock, equivoci pop e modernariato blues.

Ore 20,30:Dylansongs” live conMICHELE DAL LAGO,FRANCESCO GAROLFI e HALF PAST MIDNIGHT (+ ospiti) in concerto.

Michele Dal Lago è un cantante e chitarrista country blues. Attivo dal 1997, ha suonato in varie formazioni bergamasche (Jabberwocky, Mugs, The Yellow Dog) e ha dato vita a diversi progetti di ambito folk e blues, tra cui “Canti di Lavoro ed Anarchia”. Recentemente si è esibito con il duo honky tonk Hillbilly Heroin e con il chitarrista Max De Bernardi.

Francesco Garolfi, chitarrista, cantante, compositore, arrangiatore e produttore, è conosciuto sia per l’eleganza del suo stile chitarristico, sia per la duttilità interpretativa che lo ha portato a collaborare (in studio e/o sul palco) con artisti di fama internazionale, tra cui Cristina Donà, Noa, Massimo Bubola, Eric Bibb, Guy Davis, Otis Taylor, Bob Brozman, Rob Margolin, Garth Hudson e altri. A suo nome ha realizzato tre apprezzati album che spaziano dal blues al rock alla classica contemporanea, l’ultimo dei quali, Un Posto Nel Mondo, gli è valso il plauso di Francesco De Gregori.

Gli Half Past Midnight (HPM) si sono formati nel 1990 e, da allora, non hanno mai smesso di esibirsi dal vivo nelle più svariate occasioni. Longevità e affiatamento hanno permesso al quartetto di affinare un invidiabile equilibrio tra suono, groove e tecnica, facendone apprezzare le esibizioni sia in veste di “party band”, sia quando decidono di cimentarsi con il repertorio di “mostri sacri” del rock. Tutti i componenti vantano collaborazioni di prestigio: Carlo Ghidotti (voce, chitarra), Massimo Piccinelli (tastiere, cori), Gabriele Cortinovis (basso), Mauro Gambardella (batteria).

 

”Quando il sole della cultura è basso, i nani hanno l’aspetto dei giganti  ” (Karl Kraus)

 

 

Su la testa, cari Naviganti ...  Buona Vita a tutti

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