pag 37 (52)

Eccomi di nuovo qua:

ad ogni foto (trovami in facebook: mariosalvatore casettari )  mi son permesso di abbinare una mia convinzione, sapreste mettere ogni frase vicino alla foto relativa? Penso sia facile e quasi sempre intuibile. Ebbene provateci e poi fate una piccola meditazione su quello che sostengo. E' solo un modo per spingere il lettore della mia opera alla riflessione e non mi interessa quanto sia daccordo con me, ma quanto trova interessante il mio modo di pensare indipendentemente dalla sua condivisibilità: bene incominciamo, ecco le frasi:

- ma...l' uomo è una bestia, no ragazzi le bestie siamo noi, certo a tenere in sella l' uomo!

- sssssh! prima di darmi della scimmia, guardati allo specchio!

- se funzionano i depuratori è un paradiso!

- l' ultima aquila, ma volo alto!

- la vivacità non è sempre deleteria!

- gira che ti rigira, siamo ancora qua!

- la mia è sempre in ristrutturazione (intendo la famiglia)!

- a forza di frequentare PAZZI, che meraviglia di psichiatra!

- la sfiga è meglio condividerla!

- fa paura, ma protegge da mostri peggiori, magari belli da vedersi!

- se funziona è una fortuna!

- vivo, morto, X!

- ecco perchè il computer spesso è lento!

- se è passione!

- le porte della percezione sono chiuse per ora, ma io sto cercando le chiavi...

- pregare anche nella nebbia!

- affabulatore dei giusti argomenti!

- non solo labirinti, anche MANDALA!

- un giorno atterrerà l' UFO del mio destino!

- ne combina, ma quanto da'!

- diamo un po' di colore a questa repubblica...rincitrullita!

- se crolla è ricostruibile!

 

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forma donna: praticamente una ossessione!

non penso che c' è da dire di più di queste immagini strappate a internet, magari solo: donna, sagoma, curve, ossessione . . .

ma anche rispetto, meraviglia, tifo, domanda . . .

 

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 lettera ai miei figli

FREDDY, tu, prendendo a prestito una frase di Oscar Wilde, dichiari:

 "Lo scopo della vita è sviluppare noi stessi. Ognuno di noi è al mondo per realizzare perfettamente sé stesso. (Wilde) "

tu Sei me nel sangue e sei tua madre, tu sei collegato biologicamente a queste due espressioni umbro-sicule, ma tu sei anche misteriosamente te stesso, sei pure ciò che hai conosciuto e approvato come adatto a te qui in questo posto dove stai crescendo, sarai quello che ti diranno gli altri e che dirai tu agli altri,

ti giocherai le carte della biologia, dell' ambiente e della casualità, pregando di poter usare al massimo e senza risparmio quello che ti gira in testa, nel cuore e se ci credi nell' anima!

io, padre, un po' stanco e quasi smarrito, ti posso solo promettere che comunque sarò vicino e lucido, con tutto quello che ho e avrò, perchè anch' io credo a quello che Oscar Wilde ha detto e aggiungo qualcosa di John Lennon:

"la mia faccia era antipatica ai miei professori, forse perchè si leggeva su di essa la voglia pazza di dire qualcosa di nuovo"

Lo ammetto, non è proprio una frase di Lennon tutta quanta, è una interpretazione mia di cose che lui disse in un' intervista americana, ai tempi della sua lotta contro il potere burocratico degli U.S.A., quando non gli volevano concedere la residenza a New York...

"con questo cosa voglio dire? (Aldo Baglio)"

che Gazzella o Leone che tu ti senta di essere o qualsiasi entità che ritieni sia la tua odierna coscienza, la partita te la puoi giocare e mettendo in campo doti e difetti, esigenze e attese, genialità, svegliezza, determinazione e non disdegnando di farti aiutare all' occorrenza...

Un' ultima cosa: se senti interesse e compassione per tuo fratello, aiutalo senza condizioni e aspetta che ti ritorni immancabilmente una risposta da lui che, dovrebbe essere quello che neanche tu t' aspetti: prova!

e tu strano, incoerente, irrequieto, impulsivo PAOLO, (seguono le doti: ti lascio lo spazio per scriverle tu)

.....................................................................................................................................................................................

cerca di non buttarti giù troppo facilmente.

Non crederti giusto e bravo perchè te lo dicono altri.

Coltiva il corpo, perchè sicuramente ti è stato donato un corpo ben organizzato ed efficiente,

ma

attento,

per quanto può durare la sua bellezza

se lo bombardi di cose per esso pericolose, soprattutto come dosi quantitativamente alte?

Quando da dentro ti arrivano segnali e sensazioni di rabbia, insoddisfazione, incompletezza e dubbio, che non puoi rimuovere o sfruttare, ma solo patire, rivolgiti alle cose che certamente sai di avere giuste e al proprio posto, ai tuoi "punti di forza" e dacci dentro . . .

Un' ultima cosa: spero proprio che tua madre tu la ami e la rispetti, sebbene la sfrutti e la critichi, non puoi farne a meno, perchè ti può dare quell' equilibrio che a te per ora manca . . .

Cerca dunque di fare un anno (almeno uno) di sport, orari, relazioni, cibo, regolari o almeno provaci rispetto al far tardi, all' imprecare, all' esagerare, che ti destabilizzano e ti trascinano verso l' indebolimento.

in quanto a me, lo scrivente, in questo periodo della mia vita, poco creativo e equilibrato, poco sano e tonico, poco costruito e efficace, poco chiaro e coerente, si sappia che sono alla ricerca di basi forti e irrinunciabili nel mio essere e nella mia coscienza, perchè possano tirarmi fuori dai conflitti e dalle insoddisfazioni che per ora mi attanagliano e che sono gravi perchè frutto delle cose credute nel mio passato e sfruttate per arrivare fin qui. Questa chiusura va scritta perchè possa meglio spiegare le frasi dette sopra e perchè possa fissare i concetti e proteggerli dalle interpretazioni personali, spietate e insofferenti.

 

pag 40 (55)

Un mondo che mi è stato congeniale fin da piccolo è quello della musica cosiddetta leggera, con tutti gli annessi e connessi, soprattutto rispetto al cantare, comporre, imitare e scoprire, ma essenzialmente collegare ai sentimenti e all' affermazione in ambito amicale e sociale...Tutt' ora che sono alla soglia dei sessant' anni mi commuovo, mi esercito, mi paragono, mi espongo nell' ascoltare quello che dice una IVANA SPAGNA in televisione o quello che canta RENATO ZERO rievocando credibilmente se stesso in canzoni riuscitissime come "spiagge" che col permesso prossimo di Renatino qui riporto e apprezzo sinceramente sotto l' aspetto musicale, d' arrangiamento, di testo e di interpretazione...dopo aver riflettuto un momento su quello che Ivana Spagna ha dichiarato in pubblico e cioè che, all' età di circa quarant' anni aveva progettato, programmato e quasi attuato il suicidio per depressione e stanchezza di vivere e che poi aveva annullato soprattutto pensando all' offesa che avrebbe arrecato ad altri assai più sfortunati che si abbarbicano comunque alla vita invece che annullarla con un atto improvviso o premeditato che la ferma... Io sono completamente daccordo con lei e ne apprezzo l' impegno nel dichiararlo e adesso andiamo a Renato "Zero" Fiacchini:

 

spiagge immense ed assolate
spiagge gia' vissute
amate e poi perdute

in quest' azzurrita'
tra le conchiglie e il sale
tanta la gente che
ci ha gia' lasciato il cuore.

spiagge di corpi abbandonati
di attimi rubati
mentre la pelle brucia

un'altra vela va
fino a che non scompare
quanti segreti che
appartengono al mare

un'altra estate qui
e un'altra volta qui
piu' disinvolta e
piu' puttana che mai
mille avventure che
non finiranno se
per quegli amori
esisteranno nuove

spiagge di cocco e di granite
di muscoli e bikini
di straniere e di bagnini

quel disco del jukebox
suona la tua canzone
per la tua storia che
nasce sotto l'ombrellone

spiagge...
un'altra vela va
fino a che non scompare
quanti segreti che
appartengono al mare
un'altra estate qui
e un'altra volta qui
piu' disinvolta e
piu' puttana che mai
mille avventure che
non finiranno se
per quegli amori
esisteranno nuove

spiagge dipinte in cartolina
ti scrivo tu mi scrivi
poi torna tutto come prima
l'inverno passera'
tra la noia e le piogge
ma una speranza c'e'
che ci siano nuove spiagge ...

 

Adesso preparo un documento, ispirato dal testo e dalla musica di " spiagge ":

La canzone, sembra un sottoimpiego della cultura e della intelligenza, ma invece, quanto più parla al cuore di un giovane o di un vecchio, rispetto a, che so, la mirabile architettura di una sinfonia di Gustav Mahler! Perchè ciò? Mi si potrà dire che uno spirito e un' intelligenza superiori alla media sono più coinvolti dalla musica di Mahler rispetto che al testo e alla musica di "spiagge", ma se in parte questo può essere vero, la stragrande maggioranza di esseri umani, magari quelli che sciamano e passeggiano sulla riva di un mare popolare, presso uno stabilimento balneare, hanno nelle orecchie e nel cuore i versi di Renato Zero...Per inciso voglio qui ricordare la spiaggia maledetta che ha fatto da sfondo alla morte di un' intelligenza superiore quale quella di Pier Paolo Pasolini, che se anche non avesse apprezzato o considerato le qualità compositive di Zero, ha però indirettamente fatto da ispiratore probabile a versi quali questi: "quanti segreti che appartengono al mare "

Dunque, il mio cuore di ex-adolescente desideroso e frustrato, ammirato della natura e sensuale, alla luce (o forse alla penombra) di una memoria da sessantenne, trova nei versi della canzone " spiagge " un sacco di citazioni chiare e poetiche circa sentimenti provati a Pesaro o a Riccione o in Puglia, luoghi delle mie vacanze passate con o senza genitori al seguito ... quindi se quello che canta Zero, mi tocca ricordi e cuore, quella cosa lì, anche se è una canzone soltanto, è comunque un' opera artisticamente efficace e amata perchè mi parla più dell' ora di arabeschi armonico-melodici di un Malher ( oggi ce l' ho con Lui, anche se certo non lo merita!).

 

pag 41 (56)

un' altra canzone, variante sul tema vacanze-mare-tristezza-nostalgia-dolore-speranza e questa di Paolo Conte: magnifica!

 

Una giornata al mare
solo e con mille lire
sono venuto a guardare
questa acqua e la gente che c'e'
e il sole che splende piu' forte
il frastuono del mondo cos'e.
cerco ragioni e motivi
di questa vita
ma l'epoca mia sembra fatta
di poche ore.
cadon sulla mia testa
le risate delle signore
guardo una cameriera
non parla e' straniera
dico due balle ad un tizio
seduto su un'auto piu' in la'
un'auto che sa di vernice
di donne e di velocita'.
laggiu' sento bimbi gridare
nel sole o nel tempo chissa'
mi fermo a guardare
palloni danzare.
tu sei rimasta sola
dolce madonna sola
nelle ombre di un sogno
forse in una fotografia
lontani dal mare
con solo un geranio
e un balcone.
ti splende negli occhi
la notte
di tutta una vita
passata a guardare
le stelle lontane dal mare
e l'epoca mia e la tua
e quella dei nomi dei nonni
vissuta negli anni a pensare.
una giornata al mare
tanto per non morire
nelle ombre di un sogno
forse in una fotografia
lontano dal mare
con solo un geranio
e un balcone.

 

G   G7+  G             G9           G7+
              UNA GIORNATA AL MARE

D                              GM7
SOLO E CON MILLE LIRE
(Bm) G                                     GM7
        SONO VENUTO A GUARDARE

                                      Am7
QUESTA ACQUA E LA GENTE CHE C'E'
C6          D9
      E IL SOLE CHE SPLENDE PIU' FORTE
                                   G
IL FRASTUONO DEL MONDO COS'E.
GM7  G                                 GM7
         CERCO RAGIONI E MOTIVI
                            Am7
         DI QUESTA VITA
C6              D9
        MA L'EPOCA MIA SEMBRA FATTA
                        G
      DI POCHE ORE.
            GM7                                        Am7
           CADON    SULLA MIA TESTA
          GM7
LE RISATE DELLE SIGNORE ...
G                      G9        G7+      
GUARDO UNA CAMERIERA
D7                             GM7
NON PARLA E' STRANIERA
G                                      GM7
DICO DUE BALLE AD UN TIZIO
                            Am7
SEDUTO SU UN' AUTO PIU' IN LA'

      D9                              D7
UN'AUTO CHE SA DI VERNICE
                          G           
DI DONNE E DI VELOCITA'.
GM7 C9                                        C6
         LAGGIU' SENTO BIMBI GRIDARE
          G
NEL SOLE O NEL TEMPO CHISSA'
      C9
MI FERMO A GUARDARE
        C6
PALLONI DANZARE.
D      G               G9
  . . . TU SEI RIMASTA SOLA
D7                            B
DOLCE MADONNA SOLA
E7
      NELLE OMBRE DI UN SOGNO
                       A7                    D9
      FORSE IN UNA FOTOGRAFIA
G                     D#
LONTANI DAL MARE
          G                  D7
CON SOLO UN GERANIO
                 G
E UN BALCONE.
             D#M7               G#        D#6
     TI SPLENDE NEGLI OCCHI
       G#9
LA NOTTE
     D#7
DI TUTTA UNA VITA
        G#M7
PASSATA A GUARDARE
       C#9
LE STELLE LONTANE DAL MARE
       G#
E L'EPOCA MIA E LA TUA
      C#9                              C#6
E QUELLA DEI NOMI DEI NONNI
      G#
VISSUTA NEGLI ANNI A PENSARE.
G#            G#9             G#7+
UNA GIORNATA AL MARE
D#7                            C
TANTO PER NON MORIRE
F7
NELLE OMBRE DI UN SOGNO
                  A#7                D#9
FORSE IN UNA FOTOGRAFIA
G#                      E
LONTANO DAL MARE
          G#               D#7
CON SOLO UN GERANIO
                G#
E UN BALCONE.
EM7 A E6 A9 E7 A AM7 A E6 A9 E7 A AM7 A


 

dico una sola cosa: mirabile è l' alternarsi di versi descrittivi dell' atmosfera sonora e visuale, con le sensazioni dovute alla sensibilità emotiva e riflessiva sul sè e il mondo fuori...

 

pag 42 (57)

e adesso tentiamo di buttare giù l' ultimo, estremo piano di recupero forma, peso giusto, vigore, allegria e motivazione . . .

Di cosa parlo? Di soddisfazione di sè, di pienezza d'affetti, di soddisfacimento di voglie, di ritorno al pensiero complesso, di perseguimento dell' autenticità, di prudenza, consiglio, tolleranza vera, credibilità e riconoscimento . . .

in sintesi acquisizione di equilibrio tra IO (IDENTITA') SUPER-IO ( REGOLE ) ESSENZA (ES)

ECCO TRE SUGGERIMENTI DALLA RETE:

http://www.promiseland.it/2009/05/09/aloe-arborescens/

http://www.nonsoloanima.tv/

 

La via dell'alchimia sessuale from nonsoloanima.TV on Vimeo.

 

Mi dispiace, ma io non voglio fare l'Imperatore: non è il mio mestiere; non voglio governare né conquistare nessuno. Vorrei aiutare tutti, se possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l'un l'altro. In questo mondo c'è posto per tutti. La natura è ricca, è sufficiente per tutti noi; la vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell'odio, ci ha condotti a passo d'oca fra le cose più abbiette. Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell'abbondanza ci ha dato povertà; la scienza ci ha trasformato in cinici; l'avidità ci ha resi duri e cattivi; pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari, ci serve umanità; più che abilità, ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vita è violenza e tutto è perduto. L'aviazione e la radio hanno riavvicinato le genti; la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà nell'uomo, reclama la fratellanza universale, l'unione dell'umanità. Perfino ora la mia voce raggiunge milioni di persone nel mondo, milioni di uomini, donne e bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di torturare e imprigionare gente innocente. A coloro che mi odono, io dico: non disperate! L'avidità che ci comanda è solamente un male passeggero, l'amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano. L'odio degli uomini scompare insieme ai dittatori e il potere che hanno tolto al popolo ritornerà al popolo e, qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa. Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa fare, cosa dire, cosa pensare, che vi irreggimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie. Non vi consegnate a questa gente senza un'anima, uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore. Voi non siete macchine, voi non siete bestie: siete uomini!

Voi avete l'amore dell'umanità nel cuore, voi non odiate, coloro che odiano sono quelli che non hanno l'amore altrui. Soldati! Non difendete la schiavitù, ma la libertà! Ricordate nel Vangelo di S. Luca è scritto: "Il Regno di Dio è nel cuore dell'uomo". Non di un solo uomo o di un gruppo di uomini, ma di tutti gli uomini. Voi! Voi, il popolo, avete la forza di creare le macchine, la forza di creare la felicità. Voi, il popolo, avete la forza di fare che la vita sia bella e libera; di fare di questa vita una splendida avventura. Quindi, in nome della democrazia, usiamo questa forza. Uniamoci tutti! Combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore! Che dia a tutti gli uomini lavoro; ai giovani un futuro; ai vecchi la sicurezza. Promettendovi queste cose dei bruti sono andati al potere, mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse, e mai lo faranno! I dittatori forse sono liberi perché rendono schiavo il popolo. Allora combattiamo per mantenere quelle promesse! Combattiamo per liberare il mondo, eliminando confini e barriere; eliminando l'avidità, l'odio e l'intolleranza. Combattiamo per un mondo ragionevole. Un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati, nel nome della democrazia, siate tutti uniti!

Hannah, puoi sentirmi? Dovunque tu sia, abbi fiducia. Guarda in alto, Hannah! Le nuvole si diradano: comincia a splendere il Sole. Prima o poi usciremo dall'oscurità, verso la luce e vivremo in un mondo nuovo. Un mondo più buono in cui gli uomini si solleveranno al di sopra della loro avidità, del loro odio, della loro brutalità. Guarda in alto, Hannah! L'animo umano troverà le sue ali, e finalmente comincerà a volare, a volare sull'arcobaleno verso la luce della speranza, verso il futuro. Il glorioso futuro che appartiene a te, a me, a tutti noi. Guarda in alto Hannah, lassù . . .

                                                                                                                                                                                    da "IL GRANDE DITTATORE"


 

http://www.facebook.com/media/set/?set=a.209702259061509.57441.108889999142736#!/lemigliorifrasideifilm

Dunque:

Non per un fine, ma per un bisogno. Non per la competizione, ma per la conservazione. Non per la longevità, ma per la lucidità. Non per la paura, ma per la convinzione. Non per il confronto, ma per lo scambio . . .

 

pag 43 (58)

 regole ( SUPER-IO )

dopo aver passato parte della tua vita adulta ad insegnare quello che avevi imparato, ora è opportuno che altri insegnino a te senza volerlo quello che ti può aprire nuovi scenari di apprendimento . . .

non devi imparare per vivere, devi vivere per imparare . . .

se una cosa danneggia te o un altro, quella cosa è male, ma se il male emenda un precedente male, anche quella cosa può essere vissuta . . .

tenere salda la memoria, ma senza usarla per sconfiggere, piuttosto per aiutare

se non ti cercano è possibile che sei tu che non ti vuoi far cercare

quando tutto ti va bene in società non ritenerlo dovuto, ma ringrazia che sia così, quando tutto ti va male, domandati per quanto tempo ciò accadrà, non altro . . .

 identità ( IO )

non sei soddisfatto di te perchè non lo sono gli altri

se dimentichi cosa potrai mai dire, credere, proporre?

se, confrontandoti non ti rinnovi, o hai ragione o non sai fare altro

hai fiducia nell' importanza di ciò che ti viene da pensare?

i fatti, le realizzazioni, i successi, le storie, ti parlano in positivo o in negativo?

pensare alla vita può danneggiare la tua credibilità

che spazio ha il rischio?

 ES ( ISTINTO, PASSIONE, IMPULSO, PIACERE, DOLORE, RIFIUTO, ACCETTAZIONE )

dilemma continuo: che peso deve avere il desiderio sulla propria realtà?

come intersecare doti, tendenze, maestrie, entusiasmi, con doveri, abitudini, poteri, possessi?

ciò che resta di te dipende più dall' es, dall' io, dal super-io?

    dinamica della stabilità   

 ci si trasforma per ritrovare il se stesso perduto o smarrito

 esprimere i propri sogni condividendoli è salute

 il fine per cui faccio o non faccio non condizioni la volontà di fare

 amare è superare i "se" i "ma" i "forse" i "no" i "quando mai" i "perchè" per i "facciamolo"

 in un quadro condiviso e condivisibile ci può stare quasi tutto

 la perfezione non te la auguro, ti auguro la visone della perfezione soltanto - il resto è il tempo che mi è assegnato

non mi voglio far capire, voglio provocare sensazioni, sentimenti, atmosfere, domande, rifiuti, irrisioni

 il mio autentico scopo vuol essere veramente vedere gli individui che incontro pieni di se' e degli altri

 è ancora un sogno, ma noto molti vicini o lontani sognare le stesse cose ...

quando uso questo computer che sembra passivo e obbediente, io non lo sfrutto, lo ringrazio con i suoi inventori e costruttori

 credete in me, credendo in voi stessi

 spero vi arrivi, oltre che la sconnessione delle mie idee, la mia sincerità profonda e la mia resistenza alle strategie opportuniste

  se penserete bene di me, il mio guadagno sarà solo il vostro amore 

 non provare sensi di colpa se invidi chi ha trovato la sua credibilità, accettalo solamente  

 

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Bene, il corpo obbedisce agli ordini che vengono dalla testa, ma in molti di noi cuore ( sentimento) pancia ( pulsioni) sensi ( impressione) la fanno spesso da padroni, cosicchè se ci sono squilibri fra le parti, il malessere e l' irrequietezza, il disagio e l' inadeguatezza, nonchè la pretesa, prendono il sopravvento e provocano rilevanti guai nella vita quotidiana . . .Non si può facilmente impedire tutto questo, specie in particolari stagioni della propria esistenza, per cui correre ai ripari è solo gestire adeguatamente e benignamente il proprio "vulcano". Io sostengo che un po' tutti devono fare i conti con gli alti e bassi del proprio umore, delle aspettative e degli accadimenti, ma siccome è abbastanza improbabile che ogni desiderio possa diventare realtà e che i sogni spesso si trasformano in incubi, occorre scegliere ogni giorno come sistemarsi e che cosa fare dei propri impulsi, della propria coscienza e del proprio potere. Dal canto mio, soprattutto in questo periodo, la maniera di stare nella mia pelle è fortemente condizionata da disturbi psico-fisici, da insuccessi frequenti e da indifferenze circostanti oltre che da difficoltà di tipo economico, ma se mi guardo intorno vedo e intuisco problemi umani  ben più pesanti di quelli personali, per cui qui sotto faccio i soliti propositi per "salvare il salvabile" nel più breve tempo possibile, dato che piani a largo respiro non mi si confanno . . .

salute psicofisica

esami clinici appropriati, letture, svaghi, scelta di modelli comportamentali abituali, trasgressioni razionalizzate, chiacchiere e frequenza di amici adatti a te, studio breve ma accurato, applicazioni pratiche di competenze e su base di richiesta . . .

esempi:

correre o camminare al parco:

misurazioni biologiche:

132   sistole 85  — diastole  65  al min.   89 Kg Ω  168 cm│ ecc..

coltura di affetti sinceri:

da sviluppare . . .

interessi autentici:

musica - computer - televisione - sport dei figli - culinaria - arte - spettacolo - cani, gatti, pesci, umani ...

impianto etico:

religioni e confronto

sintonizzazione tra lotta convinta e accondiscendenza distaccata e disincantata:

decisione e accondiscendenza

preparazione accurata al buono e al non buono:

. . . nella buona e nella cattiva sorte . . .

padronanza e abbandono:

non tutte le ciambelle riescono col buco!

relazione e isolamento:

dallo stadio all' eremo

incentivazione di chi può o deve:

che succede ai figli, ai parenti, alla moglie?

consulenza:

questo so fare

delineazione del posso o non posso, del so o non so, del riesco o non riesco, del apprendo o non apprendo :

non ho lo scopo dell ' apparire "un grande", ma di essere un grande nel mio piccolo!

 

pag 45 (60)

Accettare o ripartire?

7   8   8   7   7   9

 

 



25 -------> 17

Innocenza, l' inaspettato: tuono al cielo: Tu hai dentro il cielo, ma le fatiche del giorno te lo schiacciano alquanto! Tu vorresti fare ciò che ti risulta naturale, ma troppe richieste e interazioni non te lo consentono quasi mai . . .Apparentemente non conti per chi si aspetta da te chissà che. Ma il tuo scopo qual è? Esprimere il cielo che hai dentro, riconoscendolo istintivamente o soffocarlo con le strategie vincenti nella società? Ti esorto a coltivare la tua forza celeste e tralasciare le sovrapposizioni artificiose. Attento: quando ci si trova in una situazione nella quale il progredire non è più corrispondente al tempo è opportuno aspettare tranquillamente e senza reconditi pensieri. Se si agisce senza riflettere per avanzare in contrasto col destino non si raggiungerà alcun risultato.

Evoluzione: il seguire

Il tuono ora raggiunge il lago, l' eccitante con più esperienza si sottopone al gioioso più giovane e spontaneo, che così si sente rispettato e lo segue. Se si serve si giunge anche a dominare. Segui ciò che ti accade e adattati al momento che stai vivendo. Stai in casa, ristorati e riposa.

 

pag 46 (61)

VORREI CHE LA MIA VITA

FOSSE COME UNA

B E G U I N E !

 

Cosa intendo dire? Ascoltate un pezzo musicale col ritmo di beguine. La beguine nasce nei caraibi, ma è opera dei musicisti colti della vicina America. Siamo nel 1938, alla vigilia della terribile seconda guerra mondiale e presto la leggerezza del ballo, della musica e delle atmosfere latine da Rumbe e felici estati al sole, saranno sotituite dal rombare degli stuKas sulle città inermi e dalle urla raccapriccianti e volitive del terribile "baffetto" ariano e dell' altrettanto temibile "Baffone" russo, nonchè dal blatelare gigionesco e accattivante del nostrano talentuoso giornalista mascellato Benito (paradossale che Benito fosse stato un temibile anarchico). Dicevo le atmosfere le fornivano gli abitanti delle isole caraibiche,le vesti espressive invece i vari Cole Porter, Fred Astaire . . .e io che c' entro con tutto ciò essendo nato nel 1952?

c' entra, perchè la mia sensibilità di ieri e di oggi ha sempre avuto un sottofondo morbido, sommesso, arrendevole, appassionato e sensuale, come appunto è una BEGUINE nel senso più comune . . .

Invito tutti a scegliere il proprio sottofondo musicale adeguato al proprio modo di sentire la vita: io oggi ho scelto fra le tante espressioni musicali il ritmo della BEGUINE . . .

chi vi parla non cerca condivisione, tutti i gusti sono giusti, ma "giusto" non vuol dire necessariamente il contrario di "sbagliato", ma semmai il contrario di "non adatto": guardate qua, è giusto o no sognare?

... e adesso, fuori dai miei problemi irrisori e di immagine, rendiamo omaggio al lavoro, allo sfruttamento compensato, alla sofferenza accettata e alla gloria del povero lavoratore, dal macchinista " faccia sporca " alla mondina con l' artrosi e la tubercolosi a 30 anni, agli artisti che hanno onorato questo stato miserevole del lavoro onesto offerto dal " padrone" insensibile, dalle " belle brache bianche " ! Non c' è bisogno di essere comunisti per capire dove sta la ragione!

 

pag 47 (62)

E adesso è l' ora della politica: ho sentito, tramite RAI news un intervento di ALFANO ad un' assemblea del proprio schieramento. ALFANO, giovane, serio di aspetto e di comportamento, limpido, semplice, deciso, lineare, nelle proprie argomentazioni, con la forza di un passato da ministro e ora di eletto dal partito più recente e frequentato d' Italia . . . il partito germogliato dalla immaginifica visione del mondo e dell' uomo marcata SILVIO BERLUSCONI da quasi 18 anni a proporre, decidere, comandare, interpretare, il carattere più vero dell' italiano . . ." Lasciatemi cantare, con la chitarra in mano  . . .sono un italiano! "

Bene anch' io sono italiano e non ho capacità evidenti in politica, in visione dei fatti e delle cose, in scelta e proposta, in doti e poteri, in denari e conoscenze, ma italiano, certo sì. Allora si tratta di stabilire, più che le ragioni di ALFANO, peraltro convincenti e seguibili ad un esame epidermico, si tratta di stabilire, dicevo, quale italiano abbonda di più in Italia, come numero, come significatività, come diritto e come progetto  . .

Io, contrariamente ad ALFANO, non ho idee così cristalline e cristallizzate, che ne hanno determinato e ne determinano tutt' ora la significatività di carriera e la prospettiva per il futuro prossimo, io sono, ero, resto e continuerò, la mia tendenza a stare a sinistra: tra i complicati, i perdenti, i malinconici, i generosi, gli originali, i delusi, i trascurati, cioè tra coloro che difficilmente possono ambire a convincere e a comandare, solo ad esistere per approvare gli ALFANO di turno: eppure anch' io come ALFANO ho un senso bello della vita, della gente, della mia Nazione, mi manca solo la visibilità e le doti di efficace retorica e di netta scelta di schieramento . . .

Dico questo perchè vivo, ho figli, ho speranze ancora e ho simpatie e ammirazioni, come pure viscerali antipatie e latente desiderio di dispetto, ma ho anche, come spero altri, senso di rispetto, di passione, di condivisione, di partecipazione al . . . ecco il difetto principale dell' Italiano secondo me: al  BENE PUBBLICO, al sacrificio personale, per la opzione del vantaggio totale: L' italiano A ciò NON CREDE ANCORA SE NON IN MODO EPISODICO ED ESAGERATO, MA MAI SISTEMATICO E CONVINTO . . .

guarda qua..............................>>>>

allora, nel 2013 o forse prima, il mio voto va all' omosessuale, politico, potente, simpatico, forte VENDOLA, al gigionesco, tenace, tignoso DI PIETRO, allo scardinante GRILLO, al mite e competente politico che ancora non c' è, con un occhio di stima e considerazione per tutti gli altri, meno che per i falsi e i prepotenti!

E qui sulla falsariga della trasmissione "che tempo che fa", mi invento una breve "lectio magistralis" sull'

" uomo e donna italiani di ieri e di oggi ".

Chi è, se c' è l ' italiano/a più caratteristico/a ?

Pensa e ripensa, elaborando le esperienze avute e confrontando i tipi stranieri europei, asiatici, americani, tribali, arabi . . .con noi, mi si delinea in testa un tipo, serio e ben piantato a terra, con l' occhio amante e curiosante, con la voglia di comodità, mista all' ebbrezza della velocità e del successo meccanico nella vita e nel lavoro e quasi sempre timidissimo o oltremodo chiassone e poi le donne, giovani, anziane, le madri, le sorelle, le amiche delle sorelle, le sfruttate, le dolci speranzose, le maligne e pettegole, le inginocchiate o davanti ad un uomo - bambino capriccioso e voglioso o sulle panche di una chiesa, mentre una sottana nera frusciante passa solerte e discreta accanto alla signora col fazzoletto sul capo  . . .tutto tra odori intensi e soliti, luci di variegato colore forte o tenue pastello, nel frinire di grilli e cicale e nell' attendere ozioso il passaggio di un angelo di carne e sensualità . . .

L' italiano studia, costruisce, scambia, si appropria, inventa, crea, tifa, beve e bestemmia, si pente e si arrende alla madre manesca e severa, contende col padre e spesso lo ammira, sfugge a classificazioni e studi docimologici, stravede per straniere algide e ammiccanti, sottrae e guarda di traverso, ma non si spinge oltre il limite dell' insulto sprezzante e del disonore . . . buono italiano, purtroppo a volte crudele e prevaricatore, per la sola ragione della paura di perdere e per la smania di possedere più cose del vicino odiato: ancora Guelfo o Ghibellino, ancora sessista e sussuofobo, ancora incerto fra l' allucinazione mistica e la avidità edonistica, ancora simpatico e scherzoso, ma solo con gli amici o i propri, molto meno con estranei o incomprensibili altri ( alieni ).

La mia sintesi può sembrare spietata e parziale: infatti lo è, perchè è filtrata dalla mia particolare sensibilità di umbro, cresciuto da una famiglia di ex-contadini che hanno potuto studiare per opportunità e capacità.

Io comunque amo essere italiano, coltivo quello che sento e provo in me, ammiro e condivido quello che vorrei ma non so fare, se lo vedo in un altro italiano, ma contrariamente all' italiano tipico CREDO TANTISSIMO AL BENE COMUNE SOPRA QUELLO PERSONALE, ALLA CONSIDERAZIONE PER LO STRANIERO IN CUI CERCO LE COSE CHE  M I  SOMIGLIANO, PIU' CHE QUELLE CHE  M I  POSSONO SERVIRE o che loro hanno e io no . . . AUSPICO PER L' ITALIANO FUTURO:

                                                                           l' esperienza nuova del bene comune

                                                                           sotto la forma, utopica, ma così sperata

                                                                           dello scambio non capitalizzato

                                                                           dell' affetto solo se sinceramente e esplicitamente mostrato,

                                                                           del rispetto autentico per lo sfortunato

                                                                           dell' aiuto senza ritorni per il diseredato e l' abbandonato

                                                                           con la sola richiesta

                                                                           del non sottrarre, ma del restituire intatto !

 

si attendono riscontri

 

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Dio non c' è, Dio c' è ma si disinteressa, Dio è in noi, Dio è, Dio muore e risorge in eterno, l' eternità è l' eterno ritornare

c' è l' imbarazzo della scelta, come si può capire, c' è soprattutto il disinteresse da parte di noi uomini, perchè oggi non ci serve un' idea di DIO, o almeno crediamo sia così, perchè immersi nelle meraviglie illusorie del benessere materiale, ci rimpinziamo di cose tecnologiche e materiali invece che di idee spirituali e sentimenti emotivo - mentali . . .

Io, in questo scenario spesso mi sento inadeguato e insicuro, ma credo che il dono della fede e della carità unito a quello della speranza l' ho provato e di fronte ad ogni evento della vita lo ridiscuto in me e lo confronto con i miei simili ricavando inaspettate conseguenze. Non mi dilungo e geometrizzo l' inizio dalla Genesi.

 

                                                                                                  

                                                                                     

 

 

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Una spina può essere " sacra" ? A S. Giovanni Bianco (BG) sì.

Essa trafisse il volto di Gesù insieme ad altre spine di una dolente corona, intrecciata da crudeli mani di ignari militari romani. Quale misteriosa causa l' ha portata fino a noi, quale significato può avere quel rinsecchito spino di rovo mediterraneo? In botanica potrebbe essere questa la siepe di provenienza, il Rhamnus oleoides, oppure lo Zizyphus o il Paliurus spina christi o ancora la Gleditschia..... in Teologia  potrebbe rappresentare il male che l' uomo creatura sa fare a Dio Creatore attraverso l' ignoranza e la durezza del comportamento, rispetto alla consolante dolcezza della compassione e del perdono; in tempi di dominatori Romani, categorie poco apprezzate e utilizzate, neanche dalla componente femminile del popolo degli imperatori!

,

La corona di spine che, narra il vangelo, soldati romani imposero sul capo del prigioniero che aveva osato dichiararsi "Re dei Giudei", dove sarà scomparsa, per finire in almeno quattro santuari sotto forma di singole spine?

Ci si sposa, ci si adatta al mare della società, si crescono figli e progetti robusti, si gioisce, si esulta, si soffre, si prega, si spera . . .,si lotta soli o abbandonati, emarginati o adulati, si rischia per passione e per dovere, si affrontano tunnel con uscite probabili ma non certe, si trionfa e si cade, si muore cento volte, ci si ferma e si guarda l' immensità del mare e come dentro una culla, si medita tra il rumore delle onde incessanti e la risacca elastica e arrendevole . . . si contempla tra lavoro e Hobbies lo scorrere di un tempo irreversibile e indifferente . . .

Gesù, uomo, Dio, pazzo di fede e d' amore, abbandonato e sbeffeggiato, ferito e venduto, frainteso e sbagliato, cosa hai insegnato all' uomo che ti scruta e ti dileggia? Se io faccio a meno di te e del tuo esempio, evitando spine e dolori, sono così lontano dal salvarmi e tutti i miei simili che non credono nel tuo esempio e negano i fatti che ti sarebbero accaduti un di nel tempo, sono dentro un' enorme e inestricabile corona di spine o sono già nella gloria della loro vittoria sul mondo?

Meditiamo, meditiamo . . .

 

 

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e così ci son cascato.

Mi avvicina alle sette di mattina un giovane da un furgoncino bianco sorridendomi e dicendo: " si ricorda di me? Sono Vincenzo, il figlio dell' Antonia . . ."

Boh, penso tra me e me, forse è un vecchio alunno . . . strano, in genere mi ricordo facce o nomi . . . ma in questo caso niente.

Lui prende l' iniziativa, scende dal furgone che resta in mezzo alla strada e mi stringe la mano aggiungendo che sta andando al negozio di fruttivendolo appena aperto con la madre,  in via Gramsci vicino alla farmacia comunale . . . dove prima c' era la parrucchiera . . . continuo a non trovare brandelli identificativi di memoria in me . . .sono proprio rincitrullito ! Le voglio regalare due mele e tira fuori dal furgone una intera cassetta di mele all' apparenza belle . . . No, ma che fai, hai detto due . . . ma sì, ci metto anche queste clementine ( una cassetta ) e pure l' insalata, una cesta . . . dammi 20 euro ed è tutto tuo!  No, no, non ho moneta e poi sto andando in giro col cane , ho poco tempo . . . ma io t' aspetto . . . e va bene, adesso prendo la tessera bancaria e vado a prelevare 20 euro al bancomat qui vicino . . .ti accompagno se vuoi.

La faccio breve, prelevo 20 euro, lui mi ci mette pure una sacca di patate, gli do i soldi, lo saluto, porto le cose in casa, ma la netta sensazione di essere stato raggirato è forte in me . . . Prima di andare quel gaglioffo del sud di non più di 22 anni mi fa: " altri 10 euro e ti do pure . . .          " oh oh, basta così, tanti saluti e buon lavoro a Bergamo.".

"Non vi dico i miei quando racconto la storia! Sei il solito ingenuo, ti hanno fregato e poi chissà che merce ti sei messo in casa, magari è marcia o sporca o rubata . . . quello non lo vedi più.

Io, offeso e rattristato, affermo che tanto pago io l' errore, ma adesso mi voglio togliere lo sfizio di apostrofare il sedicente fruttivendolo del sud per dirgliene, come si merita quattro " maronne" appresso.

"Prima di tutto non sei figlio d' Antonia, ma di una notoria Zoccola Partenopea! "

" Secondo: poi si dice che uno del centro è 'n mpo' coione ( caso mio ), che uno del nord è razzista e che il sud va male perchè sono tutti o ladri o bugiardi o furbi, o assai poco preparati e onesti, quando non camorristi o figli 'n 'drocchia. . ."

Invece di organizzare il miniagguato al signore che esce di casa col cane per fatti suoi propinandogli una carrettata di bugie e una vagonata di merce a bassa appetibilità ( le patate sono ad un esame posteriore, veramente da schifo ( verdastre, molli, butterate e irregolari . . . ) perchè non proponi schiettamente la merce esponendola e vendendola ad un prezzo adeguato e senza tanti giochetti di parole? "

Io non sono razzista, il sud del mondo mi sta simpatico, ma se deve restare una cultura che fa comportare un ventiduenne come te hai fatto con me, senti bene quello che ti dico:

" per forza avete la spazzatura per strada, politici più bugiardi di voi, poveri più disperati e incasinati, strapotere camorrista è giùdici stronzi o violenti poliziotti quando non corrotti, PERCHE' VE LO MERITATE! . Vi decidete o no a dare le cose belle che avete a piene mani e a buttare a mare i cattivi comportamenti che vi fanno guadagnare lì per lì, ma poi vi lasciano con le pezze al culo "

Napoletani non cercate i polli: I POLLI SIETE voi ! "

 

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METAFORE - PARABOLE - ALLEGORIE - CONFRONTI CON ESEMPI - OSSÌMORI - DOPPI SENSI - FAVOLE . . .

le mie figure retoriche preferite !

messaggio di fine anno agli alunni di prima ( media ):

Al termine di questo anno scolastico, dopo un anno di confronti, trasformazione, successi e insuccessi, nuove ( new ) conoscenze aggiunte alle vecchie ( OLD ) conoscenze, IO ritengo che tutti voi ( o quasi ) siate pronti al secondo anno, convinti di saperne di più, di saper meglio stare insieme, di ritenere la fatica fatta minore del gusto e del piacere di imparare e di rafforzare la propria personalità. Vi saluto, auguro a tutti voi e alle vostre famiglie, una bella estate e vi ricordo che:

" magari non diventerai nessuno, ma nessuno sarà mai come te ! "

                                                                                                                                                               

Qualche considerazione sull' utilità scolastica, ma anche personale delle figure retoriche nell' argomentazione.

Dunque, ricorrere a esempi sceneggiati per far capire meglio il proprio pensiero, ritengo sia un sistema efficace, specie se condiviso e interscambiato, per meglio capire, per meglio ricordare e per meglio aprire la mente. Credo che anche Gesù lo facesse quando usava                  " parabole " per spiegare i difficili concetti dello spirituale . . . Va detto che ciò poco serve se rimane esercizio di retorica accademica, serve se chi ne fa uso ha provato l'esperienza che vuol raccontare con l ' esemplificazione parabolica per così dire . . .

Io amo tantissimo il ricorso alle figure retoriche basate sulla metafora o sulla favola con animali protagonisti ( quanti esempi potrei fare ! ).

Devo però dire che molto spesso la cosa risulta inefficace, fastidiosa o incompresa più perchè l' interlocutore non ha ancora provato quello di cui si discute o non è abituato a cose indirette, ma quasi sempre a cose dirette e aderenti alla propria età e realtà educativo-intellettiva.

Non rinuncio, magari affino gli esempi, ma deve di per sè questa maniera di spiegare il fenomeno essere efficace, accanto al discorso imposto, accettato a priori, regolamentato non da te, ossequiato perchè si deve accettare e non criticare, subire e non partecipare, proteggere il privilegio e non metterlo in crisi, tranquillizzare la propria coscienza e non farsi scrupoli morali e assumersi le proprie possibilità e pretendere i propri sacrosanti diritti . . .

Bene, direi che sono abbastanza riuscito a dire quello che volevo dire e termino esprimendo l' ammirazione per la capacità descrittiva di NICHI VENDOLA, spero sia riconosciuta questa sua dote anche dai suoi nemici politici e umani e dai suoi detrattori. Spero ancora che i discorsi non metaforici ma realistici o argomentativi di un DON CIOTTI o di un SAVIANO possano essere affiancati a quelli ironici, metaforici, caustici e sarcastici di un TRAVAGLIO, di un GRILLO o dolci e poetici di un GIULIO RAPETTI ( Mogol ) in una sintesi come paradigma del discorso efficace e al servizio del FARE non del " CIACOLARE " e basta o dell' IMBONIRE.

 

auguri     I T  A L   I A  2013 - 2014 - 2015

                                                                             

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